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DIGIOSIACHIATAMONERANIERI

"La diagnostica di laboratorio è un tesoro nascosto che pochi apprezzano, anche perchè i pazienti non ci conoscono perchè non vengono in visita da noi, ma è centrale perchè condiziona le scelte diagnostiche e terapeutiche dei medici. La nostra volontà è di uscire dal laboratorio e rispondere alle esigenze e alle richieste dei clinici, mettendo a disposizione anche nuovi test di grande importanza". Così la dottoressa Sofia Chiatamone Ranieri, diretttrice della UOC Patologia Clinica della Asl di Teramo, con all'attivo nel 2021 un +16% di prestazioni rispetto all'anno precedente per 5 milioni 431mila esami, con tempi di risposta ridotti e ottimizzazione delle risorse, anche grazie a livello di automazione di nuove strumentazioni di cui sono dotati i quattro labotori ospedalieri. Tra i fiori all'occhiello, in sinergia con l'unità di Oncologia, c'è un nuovo test: il test della DPD per capire, in sostanza, il livello di tossicità dei farmaci somministrati ai pazienti oncologici ed è l'unico test che si può eseguire in Abruzzo. Non solo. Dalla settimana scorsa è stato introdotto nella UOC di Patologia clinica un nuovo test di diagnostica molecolare per cercare le mutazioni dei geni BRCA1 e 2 nei pazienti affetti da patologie oncologiche per le quali il test è indicato a fini terapeutici: l'identificazione di tali mutazioni consente di impiegare terapie farmacologiche mirate e personalizzate sul singolo paziente. Un aspetto di straordinaria rilevanza perchè l'oncologo riesce, in questo modo, a cucire addosso al paziente una terapia e si riesce ad ottimizzare la cura. "Grazie alla fattiva collaborazione con i clinici abbiamo avviato esami che eseguiamo, unici in Abruzzo, a vantaggio di pazienti nefrologici e con endocrinopatia", aggiunge la dottoressa Chiatamone Ranieri.

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