Tra i finanziatori, per fortuna, non figura la Regione Abruzzo. Altrimenti, sarebbe stato doveroso farsi restituire il bonifico. Perché la serie “Corpo Libero” della nostra regione non offre un’immagine, come dire, esaltante. Anzi. In realtà, i primi minuti non sono male, si capisce che la squadra delle ginnaste napoletane sta venendo in Abruzzo, lo dicono, poi lo fanno vedere su un cartello (falso, ma visibile), poi inquadrano il lago di Campotosto, le nostre montagne innevate, fino al Miramonti, che nella serie si chiama però Belvedere. E qui, cominciamo le dolenti note: la titolare dirà che, se non fossero venute le atlete, non avrebbe neanche aperto… e questa è una mezza verità, vista la condizione degli hotel ai Prati, con gli impianti chiusi. Qualche puntata dopo, quella stessa titolare, mostrando l’hotel a possibili acquirenti, sottolineerà la vetustà degli arredi… fermi agli Anni ‘70. Ma le “chicche” indimenticabili sono due: la prima al ristorante, quando una delle ragazze si chiederà “Chissà che ci danno a mangiare”, la seconda quando, qppena uscite dall’hotel, passeggiando sulla neve, le ragazze parleranno di un ragazzo appena incrociato ed una dirà “…ci sta qualcosa di buono in chest’ post’ ‘emmerd”, con sottotitolo esplicativo in italiano, per chi non avesse colto il “complimento” napoletano. Certo, nessuno capirà che si tratta dei Prati, tranne noi e quelli che conoscono le nostre montagne, ma tutti hanno capito che si tratta dell’Abruzzo. Nei titoli di coda, si ringraziano il la Provincia di Teramo e il Comune di Pietracamela… ma tanto i titoli di coda non li legge mai nessuno. Per fortuna.
