Tempo di cantieri per l'Università di Teramo. Entro la fine dell'anno saranno assegnati i lavori per recuperare gli spazi dell'ex mensa dell'Adsu di via Domenico Referza a Colleparco; per ampliare la degenza animale e gli spazi per la didattica e la ricerca nel Campus Bartolami a Piano d'Accio e per la realizzazione dei laboratori di Medicina Traslazizonale al 4° piano del Polo Spaventa a Coste Sant'Agostino. Tutti lavori stralciati per singoli lotti e coperti dal Masterplan. Sono pubblici tutti e tre gli avvisi con cui l'ateneo cerca manifestazioni d'interesse da parte di operatori economici interessati e che dovranno depositare la proposta entro le ore 12 di venerdì 18 novembre. Per le operazioni di sorteggio, appuntamento presso il Rettorato per le 10 del prossimo 21 novembre. “Siamo fiduciosi di poter avviare questi lavori, nel caso dell'ex mensa parliamo di uno stabile in disuso che ha bisogno di importanti opere di riqualificazione dei locali interni e di manutenzione delle sistemazioni esterna” conferma a Certastampa.it il rettore Dino Mastrocola, fiduciosa nella risposta degli operatori e fiducioso che si possa procedere con gli affidamenti diretti entro la fine dell'anno.

Per il recupero dell'ex mensa di via Referza, sono previsti 945.519,45 euro ( tempo stabilito per i lavori è di 365 giorni dalla consegna) e si realizzeranno spazi per la didattica e la ricerca. In questo stabile insiste, come noto, la grande incompiuta dell'ex residenza per studenti: non appena si troveranno linee di finanziamento ad hoc, il progetto dell'Università resta quello di realizzarvi, in una parte significativa di quell'area, ulteriori laboratori e l'incubatore delle start up dell'AgroBioServe.

Per l'intervento a Piano d'Accio si prevede 1.720.166,69 euro e ci si concentrerà su aree attualmente libere del Campus che ospita Veterinaria (tempo per i lavori è stimato in 731 giorni dalla consegna).

Per la realizzazione dei laboratori scientifici di Medicina Traslazionale a Coste Sant'Agostino ci sono 296.419,21 euro: l'obiettivo primario “è supportare l’attività di ricerca dell’Università”, spiega Mastrocola. Si prevede la realizzazione di opere finalizzate ad una nuova distribuzione interna dei locali ed un nuovo layout, con la realizzazione dei relativi nuovi impianti elettrici, meccanici, idrici, scarico e gas tecnici, al fine di adeguare i locali alla nuova funzione di laboratori senza alterare in alcun modo né le strutture portanti né l'involucro esterno dell'edificio.