"Sono venuto per capire chi deve pagare la PAP, quindi...la Asp? La Regione? Chi deve saldare il debito da 1,4 milioni di euro che la Asp ha nei miei confronti? Se non arriva il dovuto, la PAP rischia di chiudere eh, sia chiaro e questo significa che almeno 70-80 famiglie rischiano di perdere il lavoro". Marcello Profeta, ad della PAP che ha in appalto il servizio di refezione scolastica per conto dalla Asp1 (da anni, in regime di proroga), stamane si è presentato in Biblioteca Delfico per rivolgere una serie di quesiti e lamentarsi con Regione e Asp1 del mancato pagamento del debito accumulato.

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Ma la tensione tra i diretti interessati si è particolarmente accesa quando Profeta ha minacciato Canzio di procedere con un decreto ingiuntivo della Pap contro la Asp1: "Mi auguro vivamente che tu lo faccia", ha replicato Canzio, "fallo, fallo il decreto ingiuntivo e vedrai che come Asp1 replicheremo subito perchè in un rapporto c'è un dare e un avere, ricordiamocelo sempre".

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Tradotto: la Asp1 paga regolarmente tutti i mesi la PAP, la PAP ha spiegato oggi che la Asp1 "sta pagando fatture anche del 2028 ma non per intero", la Regione dice che non ha competenza diretta sugli stipendi di chi lavora per la PAP e nel mezzo c'è la posizione delle lavoratrici. In due stamane si sono presentate in conferenza stampa con Mauro Pettinaro e Vincenzo Quaranta, referenti della Filcams Cgil: "Ma vi pare normale che per parlarsi tra istituzioni e parti sociali, si debba piombare a mò di blitz in una conferenza stampa perchè altrimenti nessuno ci chiama, nessuno risponde alle lamentale e al grido di aiuto dei lavoratori?", ha denunciato il segretario provinciale Pettinaro. Contestando "l'assurdità di uno scaricabarile inaccettabile che si è consumato ancora una volta questa mattina,veramente veramente inaccettabile. La Politica non può glissare e lavarsene le mani", chiosa. Pettinaro ha provato a consegnare le fotocopie delle bollette che i dipendenti non riescono a pagare nelle mani della Pap ma a vuoto: "Avete visto no? La Pap mi ha detto di consegnarle alla Asp, la Asp mi ha detto di darle alla Pap, la Pap mi ha rimandato alla Regione e la Regione alza le spalle...Io alzo gli occhi al cielo, a questo punto, pur essendo ateo e mi chiedo se sia questo un modus operandi nella gestione di un appalto pubblico. E pubblico, lo ricordo a me stesso in primis, significa che è pagato anche con i soldi nostri..." 

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