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ponte_sul_Vomano.JPGDopo lunghi anni di attese e promesse, questa mattina è stato finalmente aperto il ponte ciclopedonale che attraversa il fiume Vomano e collega dunque Pineto a Roseto. Un’uggiosa giornata di pioggia ha formalmente accompagnato una giornata evento per l’intera provincia di Teramo. Si parla ufficialmente di un’attesa di 5 anni, ma in verità sono molti più gli anni di attesa per il bramato collegamento tra i due centri del teramano. L’ultimo anello questo, di un progetto ciclopedonale avviato nientemeno che negli anni 90 con il nome di “corridoio Adriatico” e completato solo oggi dopo progetti mancati, cambi di appalto ed altri ostacoli burocratici. La costa teramana è dunque (a parte qualche piccolo anello mancante) interamente collegata da un percorso protetto riservato a pedoni e bici. Al varo, nonostante la pioggia battente, erano presenti in tanti tra sindaci, autorità politiche, forze dell’ordine e spettatori. Ma a chi vanno i meriti? Questo ponte è merito ed opera della Regione che ha finanziato (progetto avviato nella progettualità dalla passata giunta grazie al consigliere Luciano Monticelli) e della provincia di Teramo che oggi ha realizzato, ma questo non è che parte di un progetto nazionale, come conferma Alessandro Tursi della Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), di ben 120 milioni di Euro che unirà Venezia al Gargano per ora nel pieno rispetto del progetto “Bike to Coast”. Dunque, il fiume Vomano, che fino a ieri scollava Pineto e Roseto (così vicini turisticamente e idealmente), oggi è attraversato da una imponente passerella in legno che pone la parola fine alla pericolosità della statale Adriatica per pedoni e ciclisti. Non possiamo non ricordare, in questo giorno, la dolce Flavia che proprio in bici, in una tremenda notte di fine agosto, perse la vita travolta da un’auto. “Questa mattina” spiega il sindaco Robert Verrocchio “ per il nostro territorio si è realizzato un sogno l’apertura del ponte ciclopedonale sul Vomano dopo tante attese e un lungo iter, finalmente è diventato realtà. D’ora in poi gli spostamenti ciclopedonali sulla costa teramana saranno più sicuri, con positive ricadute anche per il turismo e l’economia. Questa infrastruttura offre vantaggi anche dal punto di vista sociale, perché i due territori superano finalmente la barriera che il fiume Vomano ha in passato rappresentato. Era il 1997 quando si iniziò a mettere in piedi una progettualità chiamata corridoio verde adriatico con l’idea che la nostra costa teramana potesse essere valorizzata dal punto di vista ambientale e della mobilità con la realizzazione di una infrastruttura ciclopedonale. Nel corso degli anni sono stati realizzati i primi ponticelli nei comuni interessati, poi nei primi anni del 2000, attraverso indirizzi anche nazionali a livello interministeriale, sono state avviate le prime progettualità e ci sono stati i relativi finanziamenti, arrivando alla ciclovia adriatica e al bike to coast. I comuni, come nel caso di Pineto, hanno portato avanti con impegno i vari progetti e ogni anno hanno migliorato la ciclabilità territoriale con nuovi tasselli. Siamo orgogliosi e fieri di questo risultato e ringrazio, a nome di tutta la comunità pinetese, gli amministratori regionali e provinciali e di tutti gli enti coinvolti nel tempo per aver raggiunto questo importante obiettivo, tutti gli attori che a vario titolo vi hanno lavorato negli anni e le tante associazioni delle due ruote che hanno stimolato investimenti per la mobilità, come nel caso della FIAB che il 2 giugno da 12 anni organizza sulla costa la biciclettata adriatica, una delle più importanti manifestazioni della provincia”.

Mauro Di Concetto