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20140803_c4_c5_cavallo Vi ricordate il film Hachiko? L’esempio di assoluta fedeltà di un animale al proprio padrone. Il cane giapponese, in seguito alla morte improvvisa del padrone, si recò per dieci anni, tutti i giorni, alla stazione, dove l’uomo prendeva il treno per andare al lavoro, in attesa di vederlo tornare. Un legame indissolubile tra i due che li ha tenuti uniti fino alla morte di entrambi. Lo stesso filo sottile che ha legato un cavallo ed il suo padrone, ormai defunto, a Giulianova. L’equino di 10 anni, fuggito dalla sua stalla da due giorni, è stato ritrovato dinanzi alla tomba del suo padrone. Ad accorgersi della presenza dell’animale, non certo indifferente, che vagava tra le tombe, alcuni operai della Giulianova patrimonio, società che cura il camposanto. Gli addetti lo hanno afferrato e sistemato in un’area per evitare che il cavallo potesse spaventare e creare timore in tra le persone che facevano visita ai propri cari. Nel frattempo sul posto è giunto un giovane, il figlio del proprietario dell’equino, chiedendo se avessero visto il cavallo e per il quale erano state avviate le ricerche da due giorni. I vigili urbani, giunti sul posto, hanno indicato al ragazzo l’animale. “Il cavallo cercava la tomba di mio padre – ha spiegato il giovane – il suo primo padrone, al quale era molto affezionato, tanto che nel giorno dei funerali avevamo dovuto portarlo con noi qui al cimitero, vicino alla tomba, dove è stato sepolto”. Una storia incredibile e commovente che ha lasciato senza parole operai e vigili. Il cavallo, alla vista del figlio del suo padrone, lo ha salutato con un forte nitrito e si è fatto prendere per le redini, per poi essere riportato nella sua stalla. Per concludere con una frase del celebre scrittore e giornalista inglese Robert Smith Surtees, “Non c'è segreto più intimo di quello che c'è tra un cavaliere e il suo cavallo”.