Aveva conosciuto Roberto Petrella su Facebook, seguendo una delle colorite dirette nelle quali il ginecologo teramano non risparmiava crociate contro le medicine e i vaccini, dispensando anche consigli e suggerimenti curativi. E si era fidata, Oksana Nazarkevych, perché alle cure di Petrella aveva affidato suo marito, Gennaro Sanges, camionista alle prese con qualche problema di salute, alla prostata soprattutto. Problemi che Petrella aveva curato, secondo quanto riferito dalla donna ieri in Tribunale, con una terapia a base di funghi e onde d’urto, sconsigliando alla donna e al marito di andare in ospedale dove, vista una presunta “psicosi da Covid” che avrebbe colpito tutta la classe medica, il marito malato sarebbe stato di certo “intubato e ucciso”. Quando però, una notte, il camionista 68enne si sente male e la donna chiama Petrella per la febbre alta, quel consiglio di non andare in ospedale potrebbe aver provocato la morte dell’uomo, colpito da un infarto. Petrella è sotto processo per omicidio colposo.