Il sostituto procuratore David Rosati non è ancora riuscito ad incaricare l'anatomopatologo Giuseppe Sciarra e a decidere quando si svolgeranno gli esami autoptici sui corpi di: Alessia Sardella, teramana di 44 anni e Embile, gambiano di 26 anni. Il problema si sarebbe venuto a creare sul giovane gambiano trovato in possesso non di un passaporto ma di una serie di tessere sanitarie con nomi diversi e per questo motivo, mancando l'identità certa, non si è ancora riusciti ad avvertire i genitori o i parenti più stretti della morte del giovane straniero trovato con la teramana (della Gammarana) Alessia Sardella di 44 anni (ma che dormiva in un alloggio al Michelangelo) anche lei recuperata senza vita in un appartamento di via Longo dove hanno trovato la morte ieri notte. Nessun problema per Alessia i cui parenti (sorella) è stata raggiunta dalla brutta notizia.
Ad ucciderli un braciere di fortuna acceso con la carbonella e rimasti asfissiati dal monossido di carbonio. I due avevano forzato l'accesso, per entrare in quella casa del Comune disabitata. Una vita quella dei due passata sempre ai margini. Un caso già chiuso. Un'ennesima tragedia che ripropone fortemente la necessità di una decisione da parte del Comune degli immobili non più in uso di via Longo che spesso e volentieri diventano rifugi per i senza casa.