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"Il Mazzini 2 è un bluff assoluto, l'ennesimo a firma di una giunta regionale che in 4 anni di governo non ha messo una nota in più sul territorio teramano e per i teramani, ed è stata in grado di produrre una cosa sola: un rendering. Per altro, rendering di un garage di una Ferrari per la quale, però, non ha neppure i soldi per acquistarla. Quindi? Il nulla". E' chiaramente il rendering del Nuovo Ospedale di contrada Fiumicino quello cui hanno fatto ferimento, stamane in conferenza stampa, i consiglieri regionali del Pd, Silvio Paolucci e Dino Pepe, e Sandro Mariani del gruppo Abruzzo In Comune, al fianco della neo segretaria del Pd cittadino, Pamela Roncone. Se per Paolucci resta "un bluff sulla pelle dei teramani che invece attendono, e si sarebbero aspettati ieri dalla voce dell'assessore regionale Nicoletta Verì, qual è l'offerta sanitaria che possa arginare il dramma della mobilità passiva e delle agonizzanti liste d'attesa", per Mariani l'operazione-nuovo ospedale si risolverà solo e soltanto "tramite un project financing" visto che mancano all'appello "milioni e milioni di euro per realizzarlo". Gli ha fatto eco Pepe: "Ieri la Verì è venuta a dire che vuole mettere altri soldi, almeno 100 milioni, per riconvertire il Mazzini 1 a Villa Mosca. Tradotto, non solo manca oltre la metà dei fondi necessari per il Mazzini 2 ma ora mancano anche altri 100milioni per il Mazzini 1. Insomma, chiacchiere di cui i teramani sono stanchi. In 46 mesi di governo Marsilio la Sanità non è stata tra le priorità dell'agenda politica". Secondo Pd e consiglieri regionali, l'incontro di ieri organizzato dalla Camera di Commercio ha avuto un solo merito: "Trovare il nome Mazzini 2 per il nuovo ospedale, ma cosa ci sarà all'interno, quali reparti, quali servizi sanitari e quant'altro, non è stato spiegato". Il Pd tira dritto e boccia categoricamente il non-fatto su Teramo in materia di Sanità e il non-fatto, ha voluto evidenziare Mariani, sull'ex manicomio dove i soldi (Masterplan) "sono stati trovati dalla precedente giunta D'Alfonso ma tutto resta vago, confuso, incerto". Scarsa chiarezza che il Pd ribadisce sul progetto del Nuovo Ospedale, denunciando "l'assenza di trasparenza inaccettabile consumatasi negli uffici regionali". Mariani rivela di aver dovuto anche "minacciare azioni più gravi" per poter "entrare in possesso di atti relativi al progetto, negatici per mesi e mesi, e questo è inaccettabile se a chiederlo sono consiglieri regionali che rappresentano cittadini della stessa Regione governata poco e male da Marsilio". Paolucci, già assessore regionale alla Sanità, tira fuori un dato per evidenziare il non fatto da Verì e Marsilio: "Nel 2018 le prestazioni erogate erano oltre 16.400, nel 2021 sono state duemila in meno con un calo del 15%. Significa che se prima si erogavano 100 prestazioni ora se ne erogano 85, non è questa la Sanità che Teramo e l'Abruzzo meritano". Dal canto suo, la segretaria Roncone chiarisce a favore di Comitati e manifestanti di ieri in via Savini: "La posizione del sindaco Gianguido D'Alberto non è mai stata ambigua, mai. Mancano le due fondamentali risposte, nonostante l'incontro di ieri: cosa ci mettiamo nel nuovo Ospedale? E con quali soldi si farà". Ma per il Pd la domanda è retorica, il nuovo Ospedale è soltanto un bluff...elettorale.

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