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MARCO FINORIIl sequestro giudiziario del ramo di azienda di proprietà della Gst spa che comprende tutti i beni immobili e mobili di Prati di Tivo  Prato Selva, compresi terreni a Pietracamela è stato chiesto al Tribunale di Teramo  con un atto di citazione, già fissato per entrare nel merito il 10 gennaio 2023. Dunque a breve si consoscerà se quanto chiesto dall'ex gestore sarà accettato o meno. Finori, tramite i suoi legali evidenzia che la Gst è inadempiente nella cessione del ramo di azienda e per una serie di motivi (di legge) occorre procedere al sequestro di tutti gli impianti dei Prati di Tivo e Prato Selva compresa la cabinovia che doveva essere riconsegnata il prossimo 21 dicembre. In alternativa, un risarcimento danni di 900 mila euro.

Finori evidenzia che è sua intenzione acquistare gli impianti per poter gestire la stazione e farla ripartire. Lo ha detto con una Pec alla Gran Sasso Teramano, Gabriele Di Natale ma anche al presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura, offrendo la somma di 1,6 milioni di euro, e confermando anche l’impegno ad investire nel corso dei prossimi anni tanti soldi ma nessuno risponde.

E la montagna della "VERGOGNA" d'Abruzzo e d'Italia va avanti così. Perché è una "VERGOGNA" che con tutti i soldi pubblici spesi, quegli impianti siano fermi. Una "VERGOGNA" che dovrebbe indignare in primis Il Sindaco Villani, che invece preferisce accusare certastampa e "precisare". Adesso, ci aspettiamo un altro bel post su facebook... e magari anche dal suo vice . con altre "minacce" via mail. Informiamo infine i vari curiosi che non conoscono la materia giornalistica, che quando un articolo non è firmato va attribuito al direttore., Quindi è come se fosse firmato.

LEGGI QUI IL RICORSO PRESENTATO IN TRIBUNALE