×

Avviso

Non ci sono cétégorie

 minossevento

 

La nota del 26 ottobre scorso con cui la Corte dei Conti intima al Comune di Cortino di rientrare, entro tre anni, di un buco di 356mila euro "non è affatto un fulmine a ciel sereno, posto che l'attuale sindaco insieme a chi ora gli siede accanto hanno votato a favore di ben due delibere quando erano in opposizione. E ci sono stati la bellezza di dieci anni..." Esordisce così l'ex sindaco, per tre mandati, Gabriele Minosse, che ha deciso di replicare pubblicamente alle accuse mossegli dal sindaco Marco Tiberi due giorni fa. Minosse non le manda a dire: "Oggi, magicamente, il sindaco si sveglia da un torpore e da un letargo lungo 14 mesi e vuole far passare un messaggio distorto quanto scorretto". L'ex primo cittadino sfodera due atti, votati anche dall'allora consigliere di minoranza Tiberi: il primo, è una delibera di Consiglio, datata 2017 e votata all'unanimità ("Quindi anche da Tiberi e all'epoca, ricordo a tutti, Franco Zoila amministrava insieme a me...", ricorda Minosse), con cui il Comune "chiedeva lumi alla Corte dei Conti circa il corretto utilizzo di quell'anticipazione di liquidità cui avevamo fatto ricorso, così come concesso da una norma dello Stato, per pagare le ditte in attesa che gli enti sovracomunali ci erogassero il dovuto". Il secondo atto che tira fuori Minosse è la delibera, datata 2020 e "votata all'unanimità da tutto il Consiglio comunale, a cominciare da Tiberi" con cui si prendeva atto della risposta pervenuta dalla Corte dei Conti (che diceva che si sarebbero dovute vincolare le somme ed accantonarle) e si comunicava alla stessa "che si sarebbe iniziato ad accantonare a partire dall'esercizio di bilancio dell'anno successivo". Ossia, dal 2021. Anno in cui, Minosse perde le elezioni e viene eletto primo cittadino Marco Tiberi. "Ora, mi chiedo, carte alla mano, come si possa andare in giro a raccontare falsità o a provare a far ricadere su altri l'incapacità di comprendere quanto si era votato. Cosa non avevano compreso Tiberi &Co.di quelle delibere votate nel 2017 e nel 2020? Credo che sia davvero imbarazzante quanto si sta consumando a Cortino, con uno stallo totale di cui i cittadini iniziano a chiedere conto ed è per questo che, ora, l'amministrazione finge di essere una vittima costretta a vendere tre beni. Perchè non hanno accantonato da ottobre 2021?", interroga Minosse. Che, circa le eventuali responsabilità extra politiche che l'attuale giunta non esclude di sondare, dichiara: "Colpevolizzare, a vario titolo, uffici e dipendenti comunali che dal 2016 in poi hanno dovuto affrontare e gestire un doppio sisma, il dramma di una maxi nevicata e il disastro della pandemia, è inaccettabile oltre che imbarazzante. Io insieme a questi dipendenti ho dovuto gestire tragedie ed emergenze...a differenza della calma piatta di oggi", conclude Gabriele Minosse. Non senza ricordare il milione di euro di giacenza di cassa lasciata in eredità al suo successore.

deliberaminosse

deliberaminosse2017