Le famose morti di questi giorni non possono che portare alla mente chi soffre la malattia: l'Innominabile.

Non possono non portare alla mente gli anonimi rimbalzati tra chemioterapia e radioterapia, rapiti, per di più, dalle gravi inefficienze del corrotto – vale a dire rotto alla corruzione perché impregnato di imperdonabili interessi privati – Sistema Sanitario Nazionale, del servizio ADI ad esempio, che richiede stupidissimi timbri per serissime malattie, costringendo parenti e affini a corse e file indecenti.

Non possono non portare alla mente gli anonimi rimbalzati dal Servizio Sanitario Nazionale alla vergognosa prestazione intramoenia dove, magicamente, si trova sempre un appuntamento immediatamente disponibile.

Non possono non portare alla mente questi anonimi che ancora più impossibile oggi vedono la loro guarigione se anche un ricco riesce a morire della loro stessa malattia.

Da questa grossa – la più grande occasione offerta all'uomo – esperienza della Vita, nessuno ne uscirà da vivo, qualsiasi capienza abbia la saccoccia: è ora di farsene una ragione: l'arte, la filosofia, la fede religiosa certo sono d'aiuto per arrivare all'accettazione di questo ineludibile fatto, ma l'amore per il prossimo, la pratica più ardua, sicuramente giustificherebbe più di tutto il resto questa nostra esistenza condivisa fatta di grandi opportunità, di gioie e di pari dolori.

Ma tornando all'orrore quotidiano, almeno si potrebbe evitare a questi anonimi sofferenti la stupidità del timbro del preposto, cui il ricco sfugge.

Alla Morte non si sfugge; e al dolore del vivere spesso non si sfugge: si risparmi a questi purtroppo troppi anonimi, almeno, la cretineria della burocrazia, che aggiunge pianto al pianto, e giustificatissima rabbia.

Che si sconti almeno all'ammalato l'indecenza dei potenti, soprattutto quella dei pontentini per grazia ricevuta da Sua Signora La Partitocrazia.

MASSIMO RIDOLFI