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Venti volte l’anno, quasi due volte al mese, in provincia di Teramo c’è qualcuno che cerca di avvelenare animali. L’avvelenamento degli animali continua ad essere un problema rilevante: negli ultimi 12 anni gli episodi di avvelenamento di animali segnalati ai Carabinieri Forestali sono stati complessivamente 243. Ultimi in ordine di tempo, a pochi giorni l’uno dall’altro, due espisodi di esche contenenti sostanze tossiche generalmente utilizzate per la lotta ai roditori nocivi, che hanno indotto i Carabinieri Forestali a svolgere delle attività di sopralluogo con l’ausilio delle unità cinofile antiveleno allo scopo di individuare eventuali fonti di prova utili allo sviluppo investigativo e per la bonifica del sito interessato ai fini dell’allontanamento delle eventuali fonti residue disperse sul territorio, a garanzia anche della salute del cittadino. E’ successo a San Nicolò, ma per fortuna non sono state rinvenute carcasse di animali domestici o selvatici né altro materiale sospetto. Le attività di indagine da parte della componente Forestale dell’Arma dei Carabinieri comunque proseguono nell’intento di individuare il responsabile dell’abbandono delle esche. «In caso di rinvenimento di esche o bocconi presumibilmente avvelenati o di animali con morte sospetta - ricorda la Forestale - il cittadino potrà segnalare le circostanze al numero di emergenza ambientale 1515 per l’attivazione delle componenti Forestali dell’Arma dei Carabinieri che in tali evenienze operano con il fondamentale ausilio fornito dalle Unità Cinofile Antiveleno».
foto d’archivio, un gatto morto per avvelenamento