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NUOVASTAZIONE

Prende finalmente forma l'iter per l'arretramento della stazione a cura di Rete Ferroviaria Italiana SpA, meglio nota come RFI. Entro fine gennaio si procederà con la firma della convenzione tra Rfi e Comune di Teramo per dare corpo al progetto di "riordino funzionale e riqualificazione della stazione di Teramo e delle aree esterne". Lo schema della convenzione è stato già approvato e contempla l'impegno economico da parte del Comune di Teramo per complessivi 500mila euro a fronte dei 10 milioni a valere sul Pnrr che Rfi investirà sul progetto. E' prevista la riqualificazione dello spazio antistante la stazione ferroviaria e dell’area adiacente, oggi proprietà di RFI, grazie all’arretramento dei binari. "Si tratta di uno spazio attualmente non goduto, privo della sua essenza urbana e sociale, in quanto in parte utilizzato come area di parcheggio e recintato nella restante parte. L’obiettivo principale del progetto è quello di ridefinire quest’area ridando nuova linfa al sistema delle relazioni tra l’edificio della stazione ferroviaria e l’intorno urbano e collegando direttamente il centro cittadino al nuovo polo commerciale in via di realizzazione alle spalle della stazione", si legge sul sito dello studio di architettura che ha curato il progetto già nel 2018. Il Comune, oltre a contribuire con 500mila euro, deve occuparsi delle modifiche sulla viabilità attorno alla stazione ferroviaria: fino ad un anno l'idea era quella di realizzare un sottopasso all’altezza del centro Globo e non più su una nuova strada a raso tra viale Crispi e via Aeroporto, che sarebbe impossibile realizzare perché nello spazio subito a est dell’attuale edificio della stazione – che sarà dismesso da Rfi e riconvertito a uso pubblico – andrà realizzato l'ingresso della nuova stazione. Intorno all’edificio storico e a monte di esso nascerà una grande piazza attrezzata. Il progetto prevede che i binari vengano arretrati di un centinaio di metri verso est e dovranno essere rilivellati. Nella delibera di giunta comunale di fine 2022 si legge: "Gli obiettivi strategici della zona di integrazione urbana della stazione di Teramo, disciplinati dalla suddetta scheda di Piano B3.7, prevedono: la realizzazione dell’accessibilità diretta tra i quartieri Acquaviva e Gammarana, la riqualificazione architettonica, il miglioramento dei servizi per la residenza, la dotazione di parcheggi e la connessione visiva degli ambiti urbani interrotti dal tracciato ferroviario. Le destinazioni d’uso ammissibili comprendono una quota parte di funzioni abitative e attività terziarie corrispondenti ad un massimo di 20.000 mc per la residenza e 10.000 mc per attività commerciali"

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