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PaolochiariniDi lui, ci resterà per sempre l’immagine di un ragazzo serio, garbato, dai modi gentili, che si aggirava per Teramo “armato” di una grossa telecamera rossa, con il logo inconfondibile dj una “t” allungata. Paolo Chiarini visse l’epoca mitica delle prime tv locali, imparando un mestiere che era in parte ancora da inventare. Lo incontravamo alle conferenze stampa, ce lo ritrovavamo vicino alle interviste, ma era difficile riuscire a parlargli, un po’ perché era schivo e timido, un po’ perché sul lavoro non ammetteva distrazioni, era sempre concentratissimo, anche se il sorriso, quello, non lo negava a nessuno. Se ne è andato a 54 anni, dopo aver a lungo combattuto contro una malattia che da tempo gli rendeva la vita difficile. Era nipote di Alberto Chiarini, professore, pittore e protagonista anch’egli della storia televisiva locale, e figlio di Antonio, il barbiere di Sant’Antonio. Dopo l’esperienza televisiva, era entrato nella Polizia Penitenziaria, prestando servizio a Pescara e Teramo.

Lascia la moglie e una figlia. Funerali domani mattina alle 10,30 a Madonna delle Grazie.