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"Sono passati quasi venti giorni dal caso dell’assenza dei consiglieri di maggioranza Di Giulio e Marini ed ancora nessuna traccia di della nuova convocazione del consiglio comunale del 21 luglio, la sconfitta politica annunciata venti giorni fa si sta trasformando in realtà, il ciclo politico dell'amministrazione Pavone sta volgendo chiaramente al termine, il sindaco deve prenderne atto”. Questo il messaggio che il coordinamento di Scelta Civica Roseto lancia al sindaco Enio Pavone e alla sua amministrazione. "Le assenze di Marini e Di Giulio, chiaramente politiche nonostante il sindaco sostenga il contrario, sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Pavone, oltre ad aver mentito pubblicamente ai cittadini sulle motivazioni, nega l'evidenza e non ammette di essere incapace di gestire i suoi e di essere in balia di politiche ad personam. Il primo cittadino è però in grado di decidere per se stesso, restituendo il mandato". "Non ricordo, nella mia lunga esperienza politica, situazioni del genere. Uno degli esponenti più in vista della maggioranza presenta solo o quasi provvedimenti ai limiti della legittimità sostanzialmente "ad personam" in puro stile berlusconiano, alcuni dei suoi compagni di  maggioranza (Di Giulio e Marini) dapprima lo abbandonano, poi dichiarano sostegno alla stessa (Di Giulio) ed impediscono la seconda convocazione del consiglio” dichiara Flaviano De Vincentiis, consigliere di Scelta Civica Roseto che continua "ormai l'amministrazione comunale è ridotta ad un gruppo di individui che pensa unicamente agli interessi propri, nessuna linea operativa o programmatica guida più l'operato della maggioranza, I cittadini non vedono l'ora di tornare a votare". "I nostri appelli alla collaborazione ed alla coerenza sono caduti nel vuoto, mai alcun componente della maggioranza ci ha chiesto nemmeno un parere" afferma il coordinatore di Scelta Civica Roseto Mario Nugnes che continua "Pavone e i suoi non solo non sanno rapportarsi con una minoranza costruttiva, ma nemmeno tra loro. È venuto definitivamente a mancare (se mai c'è stato) lo spirito di squadra necessario a far crescere una città in modo coeso. Il centrodestra rosetano ha anteposto gli interessi economici di "amici" ad una rinascita socio-economica reale della città, senza avere il coraggio di ammettere i propri errori e cambiare squadra in corsa, a partire dagli assessori. Fortunatamente il tempo regolamentare è finito, siamo ai minuti di recupero, è tempo di restituire alla città l'amore che merita, portando finalmente onestà,  competenza, impegno e voglia di fare per il bene comune" comune-roseto-degli-abruzzi