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Screenshot_2023-01-17_alle_16.32.25.pngScreenshot_2023-01-17_alle_16.32.16.pngScreenshot_2023-01-17_alle_16.31.51.pngE' andata in scena, come da tradizione, la festa di Sant’Antonio Abate, con la tradizione benedizione degli animali, che ripropone l’antico legame tra il mondo rurale e il culto di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali. L’evento riproposto oggi è stato organizzato dall’associazione culturale Teramo Nostra, in collaborazione con l’Università di Teramo, la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo, l’Istituto Zooprofilattico di Teramo e con il patrocinio del Comune di Teramo. Hanno preso parte al momento ricreativo in città la Scuola elementare San Berardo, il Liceo Classico Delfico, il Liceo Milli e l’Istituto Di Poppa- Rozzi. Come da programma prima si è tenuta la messa nella chiesa di Sant’Antonio di Padova, celebrata dal Canonico aprutino don Francesco Aloisio, accompagnato dal Coro della Cattedrale S. Maria Assunta; e poi in piazza San Francesco, davanti a Porta Melatina, scelta perché sotto l’arco della porta di accesso al centro storico di Teramo c’è l’ingresso alla piccola chiesa di Sant’Antonio Abate, ad oggi ancora inagibile e chissà fino a quando lo sarà ancora.

ASCOLTA QUI PIERO CHIARINI E GUARDA LA MATTINATA DEDICATA A SANT'ANTONIO