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tribunale 1024x374Il tribunale di Teramo (giudice: Francesco Ferretti )  ha condannato tre ultrà biancorossi a 8 mesi i teramani L.D.D. e M.S. e a 4 mesi F.P. con pena sospesa, più la pena accessoria della diffida per due anni che impedirà loro di frequentare eventi, manifestazioni e impianti sportivi. Pena che con tutta probabilità sarà assorbita dagli otto anni di Daspo con obbligo di firma in caserma dei carabinieri già comminati il 28 ottobre scorso dal questore Lucio Pennella per 14 tifosi, di cui quattro della Rosetana e dieci del Teramo, tra i quali ci sono anche i tre ultras condannati ieri, più altri sei Daspo per altrettanti teramani, ma di durata inferiore. Le condanne si riferiscono a quello che accadde tra gli ultras della Rosetana e del Città di Teramo, fuori dallo stadio di Fonte dell'Olmo dopo la partita del 23 ottobre scorso, finita 2 a 1 per il Teramo e valevole per la sesta giornata del girone d'andata del campionato di Promozione.

In occasione degli arresti differiti e della conferenza stampa per annunciare i Daspo, ricorda il quotidiano Il Messaggero stamattina, il questore di Teramo aveva definito i venti ultras identificati tra le fila delle due tifoserie «un cancro da estirpare», non sono ultrà, sono teppisti che nulla hanno a che vedere con lo sport», giustificando la necessità di isolare i violenti dalla tifoseria sana.