• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

Schermata_2023-01-23_alle_12.09.17.png
L’hanno trovato morto in casa i Vigili del Fuoco e i volontari della Misericordia. Luigi Melone, 41anni, teramano di origine, viveva sull’Isola d’Elba da anni. A Marciana Marina, in particolare, nel paese divenuto famoso in tutta Italia perché è qui che si girano le puntate della serie dei Delitti del Barlume. Ed è qui che, dopo aver fatto altri lavori, nel 2018 Luigi Melone aveva rilevato insieme ad un amico l’alimentari “Chicco di Pane”, un negozio in Via Santa Croce, con la sfida di restare aperti tutto l’anno. Luigi Melone è morto in casa. Probabilmente per un malore. A chiedere l’intervento dei Vigili sono stati alcuni residenti, che non lo vedevano da due giorni e si sono insospettiti per la mancata apertura del negozio. Questa mattina, la tragica scoperta.

Schermata_2023-01-23_alle_12.28.35.pngLa notizia si è subito diffusa in città, dove Luigi, originario di Cellino Attanasio, ha vissuto e frequentato il liceo scientifico, del quale era stato anche rappresentante di istituto, prima di partire per la Toscana e dove la madre lavora nella segreteria della scuola media Zippilli. A Teramo lo conoscevano in tantissimi, ma in tantissimi lo conoscevano e apprezzavano all'Elba. Scrive infatti il sito Elbareport:

«Luigi, "Gigione" per tutti, di origini abruzzesi, aveva scelto da qualche anno di vivere all'Elba ed aveva, con tutta la sua passione per il cibo e le tradizioni, ridato vita al minimarket 'Chicco di Pane' di Marciana. Melone per il suo carattere docile e la sua simpatia travolgente aveva fatto presto breccia nel cuore dei marcianesi. La sua scomparsa lascia un vuoto che difficilmente sarà colmato.
Ciao Gigione... ci mancherai tanto»

Grande commozione anche tra i residenti e nella vicina sede del Comune: come ci riferiscono dalla Polizia Municipale locale, che ha raccolta la richiesta dei cittadini preoccupato per "Gigione", Luigi Melone con il suo Alimentari era un punto di riferimento anche per i dipendenti comunali che qui erano soliti fare un salto a pausa pranzo. 

Il pm di turno, il sostituto procuratore di Livorno la dottoressa Mancusi, ha disposto la riconsegna della salma alla famiglia che, avvertita della tragedia, in queste ore sta raggiungengo l'isola. La procura non ha ritenuto di approfondire le cause del decesso, avvalorando l'ipotesi del malore. La salma del teramano è stata ricomposta presso l'obitorio dell'Ospedale di Portofferaio. Quando è arrivata la segnalazione ai vigili urbani di Marciana e sono entrati i vigili del fuoco in casa, il corpo di Luigi Meloni era già senza vita. Il malore lo ha stroncato all'improvviso.


WhatsApp_Image_2023-01-23_at_12.18.21.jpeg