E’ una contestazione in piena regola, quella che l’Anac, l’Autorità Nazionale Anti Corruzione, muove nei confronti del Comune di Teramo, accusato di aver violato il criterio della “rotazione” degli affidamenti alle ditte. Insomma, per dirla in parole più semplici, a Teramo lavorano quasi sempre le stesse ditte. Contestazione pesante, che si traduce in numeri pesanti, come riferisce oggi il quotidiano Il Centro, e cioè su 42 lavori controllati, 19 sono stati affidamenti diretti, 21 procedure negoziate e solo due aggiudicazioni tramite gare d'appalto aperte. Con un caso paradossale: una ditta che ha avuto due incarichi nello stesso giorno. Sul quotidiano pescarese, potrete leggere le controdeduzioni del Comune, che però l’Anac ha considerato “deboli”, continuando a rilevare, anche su segnalazione della Finanza, che nelle attività del Comune si rileva «… la costante abitudine della stazione appaltante di rivolgersi sempre alla stessa platea di operatori economici…».