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luca frangioni

Si dimette dal Consiglio provinciale e dal ruolo di vice presidente della Provincia di Teramo, Luca Frangioni. La decisione è arrivata dopo una convinta riflessione iniziata qualche tempo fa ma che è stata notevolmente accelerata dall'esito del voto in via Milli, con la vittoria di Camillo D'Angelo e la sconfitta di quel Domenico Piccioni che doveva essere il candidato di bandiera di Fratelli d'Italia, Pd, terzo polo, area Sandro Mariani, area Paolo Gatti e Azione dell'onorevole rosetano Giulio Sottanelli. Ma non tutti i voti previsti per Piccioni sono andati dove sarebbero dovuti andare. Frangioni conferma l'indiscrezione e motiva così le dimissioni che protocollerà nella giornata di domani in Provincia: "Lo faccio per rispetto a me stesso, per rispetto alla mia famiglia che merita il più totale impegno e per rispetto di 22 anni di Politica che so di aver vissuto con un unico credo: i miei ideali", commenta Frangioni. Il richiamo va poi a quanto accaduto ieri, con un Piccioni favorito e poi il voto che la Lega sabato sera ha dirottato dal "suo" candidato Massimo Vagnoni sul competitor Camillo D'Angelo. "Per me la coerenza è tutto, la parola data è tutto. Non è possibile che si stringa la mano e poi, girato l'angolo, ci si pugnali...magari a vicenda. Ma come si fa? Per me è inconcepibile", aggiunge il dimissionario vicepresidente della Provincia. Ufficialmente saranno motivi personali e professionali quelli che giustificheranno le dimissioni. Ma c'è un vissuto di delusione acuita da quanto verificatosi in questa campagna elettorale di secondo livello, dove i cittadini non contano praticamente nulla e decidono il tutto gli intrighi politici e, puntualmente, i detrattori alle urne. Su Teramo città sono mancati voti per Piccioni, ad esempio: dovevano essere almeno 12, se non addirittura 13. "E invece sono stati 9...va da sè che ne mancano all'appello 3/4 e sappiamo bene chi è, allora, che non ha garantito quanto promesso", prosegue Frangioni. Non lo dice, ma si percepisce ampiamente la delusione (chiamiamola così) per chi, consigliere di minoranza in capo a Fratelli d'Italia a Teramo, non ha portato il candidato Piccioni (leggasi Mimmo Sbraccia, del quale sarebbe stata già chiesta la "rimozione" dal gruppo regionale FdI all'Emiciclo). "Ho sempre pensato che la Politica sia la cosa più nobile da praticare nella vita di una persona, non è la Politica a fare schifo, mi creda, sono le persone". Frangioni è pronto a dimettersi, chiaramente, anche dal Consiglio comunale di Torano Nuovo. E per quanto riguarda via Milli, come dire, si spiana la strada per il successore...Jwan Costantini, vice di D'Angelo anche se Italia Viva, unico partito che ha ufficialmente portato l'attuale presidente, rivendica per sè la vice presidenza, ossia per il suo consigliere Giovanni Luzii. 

Al posto di Luca Frangioni dovrà subentrare Domenico Pavone, consigliere comunale di maggioranza ad Atri.