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FalxLezione a distanza. Parole come anatemi. “Società incattivita e incivile“. “Società della vendetta che non riesce a essere migliore di loro” (i mafiosi). Si parla di 41 bis che notoriamente fu voluto da Giovanni Falcone . “Una testa di minchia” come lo definiva Paolo Borsellino Uno che aveva sognato niente di meno di sconfiggere la mafia applicando la legge”. 41 bis voluto non per punire più duramente i mafiosi, come sa chiunque, ma per difendere la collettività. Solo che Falcone è sideralmente assente da questa sala telematica, dai dibattiti televisivi gonfi di “nuddi ammiscati cu niente”. Ieri sera abbiamo sentito che “Il 41 bis è uno stato che fa letteralmente impazzire nel chiuso della tua cella“. E abbiamo imparato che “Il vero scandalo non sono state le scarcerazioni, ma il fatto che quei detenuti, quasi tutti alla fine della pena o in attesa di giudizio, fossero ancora in carcere“.
Ma chi saranno mai questi “nuddu ammischiati cu niente” ? Forse penalisti sopraffini sul piede di guerra per i propri assistiti, un giorno abituati a brindare in carcere alle stragi che essi stessi ordinavano? Forse giuristi d’alto rango ? O gentildonne dell’esercito della salvezza? Per quanto possa sembrare incredibile ho ascoltato solo politicanti e voci recitanti a gettone. In religioso silenzio quando si giura che siamo in una situazione “in cui nessun procuratore può fare dello stato di diritto la sua battaglia”. Anzi la pressione è ormai tale che “obbliga a buttare la chiave“, “a condannare e a tenere in carcere detenuti in attesa di giudizio, che non ci dovrebbero stare; in una condizione di civiltà al contrario”. O mamma mia . E pure io testa di minchia che non me ne sono accorto?
Cosa obiettare, chiedere, contestare ? Incamero in silenzio. Potendo avrei educatamente alzato la mano e ricordato che quella tortura disumana l’avevano chiesta Falcone e Borsellino, e si chiama “Stato di diritto”. Prima di saltare per aria. Ma oggi è tutto cambiato, come ci insegna “ò nuddi ammiscati cu niente”. La mafia non è più quella di una volta (tormentone a suo tempo sbeffeggiato da Falcone). Oggi è buona. Spaccia la droga, vende il corpo di povere sventurate, organizza rapine, estorce il pizzo, impone il silenzio, ma in fondo è buona. E poi che me ne fotte a me. Il problema vero in Italia è che c’è “una problematicità costituzionale”. Sono una vera testa di minchia, io a pensare che il problema è un anti – stato che ha il dominio di interi territori. Ma in Tv l’inttellighenzia, cioè “ò nuddi ammiscati cu niente” si abbevera al sapere giuridico e dopo il thè con pasticcini, con il foulard by Marocco va all’assalto dell’isolamento carcerario per i mafiosi. Fa più chic. Fino alla perla, la folgorazione sulla strada di Damasco: “il 41 bis lla stessa logica della vendetta della mafia“.
Tutto questo, questo abominio repressivo costruito, serve forse per celare bene dietro le cortine fumogene e la censura dei media che abolire il 41 bis servirebbe a ridare fiato a 750 tra i peggiori mafiosi e delinquenti, assassini, e non solo ad uno così simpatico e buono. Sarà per questo che di questo nuovo Cicerone della libertà, di questo simbolo che concorda strategie con gli ndranghetisti, si nasconde il fatto che è dopo anni di proclami enfatizzato, dopo aver proclamato la lotta armata come strumento di battaglia politica, dopo decine di azioni violente contro lo Stato, dopo una serie di attentati dinamitardi tra il 2005 e il 2007, di cui il detenuto si è dichiarato responsabile contro la sede del Ris dei carabinieri a Parma e l’ultimo al parco della Crocetta a Torino. dopo l’invio di alcuni plichi esplosivi e l’attacco alla caserma dell’Arma a Fossano, in provincia di Cuneo. nel settembre del 2012 sparò ad un essere umano poi continuando per anni la sua antologia di carichi pendenti e di «istigazioni a delinquere» che solo il regime carcerario di 41 bis poteva interrompere.
L’intellighenzia, ò nuddi ammiscati cu niente” dimentica nelle esternazioni serali che da ormai trent’anni l’abolizione del carcere duro emerge come la più nitida ambizione delle cosche. Nonostante il 41 bis sia stato via via smussato, i condannati per mafia e terrorismo continuano a considerare la misura cristallizzatasi nell’ordinamento dopo la morte di Giovanni Falcone, e diventata permanente nel 2002, come il nemico per eccellenza. Proprio per questo, tutti i clan ora vedono il caso Cospito come la leva più preziosa per quell’alleggerimento carcerario già desiderato da Totò Riina. Ed è sempre pronta ad approfittare della situazione. La bagarre scatenatasi in favore di Cospito è un ‘piatto sporco’ in cui possono mettere le mani personaggi di ogni tipo". Il 41 bis "è uno strumento straordinario per battere la mafia. E ogni indebolimento degli strumenti antimafia significherebbe rendere lo Stato non più in grado di combattere il crimine organizzato.
Leo Nodari