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PINETO. Lo smantellamento della storica pista di pattinaggio del centro sportivo Gli Oleandri costerà, se il consiglio comunale approverà la seconda trance di lavori, ben 800mila euro. Una cifra colossale date le magre casse del Comune di Pineto. Di questi € 147.000 provengono dalla Regione Abruzzo (Ufficio Programmazione Attività per il Benessere Sportivo, Eventi e Impiantistica Sportiva), € 153.000,00 dalla A.S.D. Cerrano Outdoor, concessionaria dell’impianto (che avrebbe ottenuto un lascito da una figura importante di Pineto), mentre il resto, ben 500.000 euro sono sborsati dal comune tramite un mutuo che contrarrà probabilmente con la Cassa Depositi e Prestiti. Ma come si articolerà l’opera? Con i 300.000 euro, già approvati all’unanimità dei presenti, si procederà alla rimozione della sola parte sud della pista di pattinaggio e la riqualificazione e rigenerazione dello spazio ricavato dalla demolizione stessa mediante la realizzazione di n. 2 campi da padel. Con tali somme si procederà da progetto alla ristrutturazione dell'attuale edificio adibito a spogliatoio “ai fini del superamento delle barriere architettoniche” si legge nella delibera “e del miglioramento funzionale mediante la ridistribuzione degli spazi interni”. Solo questa trance è stata finora approvata per l’ex pattinodromo. La famigerata tensostruttura decantata dalla giunta e l’adeguamento della restante parte dell’ex anello di corsa (non di tutto il complesso sportivo) sarà realizzata solo dopo che il consiglio comunale approverà la spesa pubblica di ulteriori 500.000 euro per il centro Gli Oleandri. Di certo la minoranza non aveva afferrato questo “sottile” variante. Ma d'altronde come si poteva pretendere che con 300.000 euro si sarebbero realizzati due campi da padle una tensostruttura e rimodernati gli spogliatoi nel versante nord? Anche se la giunta Verrocchio, infatti, ritiene la tensostruttura vitale per lo svolgimento dell’attività motoria delle scuole del centro e per lo svolgimento di altre attività sportive, c’è chi ritiene che forse si sarebbero potuti destinare tali fondi (parlo del mezzo milione di euro in più) per la messa a norma della palestra comunale, che ricordiamo ha ancora tutta la parte superiore chiusa, mancando le scale antincendio ed ascensore. Non sono poi pochi coloro che avrebbero preferito delocalizzati i campi da padel ed altro altrove, vedendo, con un importo molto inferiore, rimesso a norma l’anello del pattinodromo con possibilità, nel rettangolo centrale, di far svolgere, impiegando una tensostruttura, per svolgere lo skateboard (come richiesto da un gruppo di genitori e ragazzi al primo cittadino) ed altro. In una decantata democrazia partecipativa forse tutto ciò sarebbe stato deciso con il parere del popolo, che solo oggi, ad approvazione effettuata del progetto, viene a conoscenza dello smantellamento di un impianto storico per Pineto. In verità, la giunta ancora ufficializza il rivoluzionario cambio di destinazione d’uso dell’impianto, nonostante è oramai tutto pronto. Di certo tutta questa operazione lascia molto gelo negli ambienti della minoranza, che è stata in qualche modo raggirata, per distrazione, dalle chiacchiere della giunta. Se il completamento del progetto non passa in consiglio, si rischia di vedere i due nuovi campi di padle nascere ai piedi di una pista di pattinaggio smozzata. Va poi precisato che questo, per lo sport, è l’unico intervento programmato nel piano triennale opere pubbliche, a parte la ristrutturazione dell’impianto Mutignano o la costruzione di un campo di calcetto a quartiere dei poeti, che inizieranno l’iter burocratico nel 2025, quando questa giunta avrà cessato i suoi poteri.

Mauro Di Concetto