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Il Parco Filiani è un'oasi di verde e pace situata sulla collina di Pineto: dista in linea d'aria solo 300 metri dalla riva del mare, eppure ha tutte le connotazioni di ambiente montano immerso in un verde di ricercata bellezza e particolarità. Peccato che, da dopo la sua storica costruzione ad opera del sommo maestro Luigi Corrado Filiani, nessun politico ha mai capito che monumento si ha il beneficio di avere nel pieno centro di Pineto. Parco Filiani, meglio conosciuto dai pinetesi come il Castelluccio (per via del monumentale manufatto insito al suo interno), è un guardino botanico censito da molti agronomi ed ambientalisti come unico nel suo genere in tutto l’Abruzzo ed oltre. In questo parco sono presenti essenze arboree uniche e variegate: alcune, per totale mancanza di manutenzione, sono andate a morire, mentre il resto resiste nonostante da decenni il comune non fa nulla per salvaguardare questo patrimonio. Lo si considera impropriamente un bosco, mentre questo è un parco di ricercata bellezza, con aree di svago e relax, costruito ad arte per dare lustro a Pineto unitamente alla Pineta Storica. All’interno dell’area è stata costruita un’area giochi acrobatici denominata “Adventure Park Cerrano” che, nonostante nessuno propaganda nella giusta maniera, riesce ogni volta ad attrarre tanti bimbi e no. Il bello è queste aree di divertimento sono costruite in montagna e Pineto, senza ombra di dubbio, è l’unico centro della costa ad avere la montagna ed i suoi giochi ed escursioni in casa. Nonostante ciò, il disinteresse politico globale ha portato quasi alla sua morte. L’area, attaccata più volte dai vandali, non ha mai ricevuto una necessaria videosorveglianza o adeguate protezioni di chiusura. Il ponte che sovrasta la statale adriatica e che venne realizzato (grazie all’intervento privato) per collegare il centro del paese al parco è oramai in avanzato stato di decadenza. Eppur qualcosa si muove. Nel piano opere pubbliche sono stati stanziati, per quest’anno, 50.000 euro per ristrutturazione del ponte. Si parla infatti di recupero delle parti ammalorate, riverniciatura e recupero del lastrato in legno. Insomma, c’è chi, senza tanta enfasi, comunicati stampa e foto, sta cercando di curare anche questi aspetti del paese. Di certo l’assessore Filippo Da Fiume ha dato una sostanziale spinta a questa giunta sul fronte associativo e nella cura del patrimonio del paese. L’intervento sul ponte si ipotizza possa essere eseguito la prossima primavera, dunque prima della stagione turistica. Ma ciò non basta per ridare lustro e bellezza al parco. Sembra ci sia in itinere un grande progetto di completa riqualificazione del parco. La vita politica di questa giunta però è quasi esaurita e tutto ciò dunque apparirebbe nuovamente come un miraggio.

Mauro Di Concetto