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"Siamo assistendo alla deteramanizzazione di Teramo, da parte di chi di Teramo non è e viene qui a gestire liste e candidature (leggasi il Commissariamento di Forza Italia in provincia di Teramo, da un lato, e la nomina del non-teramano Zennaro alla guida della Lega) e tutto ciò è veramente avvilente". Nell'enucleare ciò, Alfonso Di Sabatino Martina accanto alla sua candidata sindaca Maria Cristina Marroni, oggi non ha risparmiato un'ulteriore lettura della situazione politica teramana attuale alla voce-voto: "Assistiamo ad una vera e propria fase patologica della Politica teramana, dove gli attori che oggi propongono candidati improbabili sono gli stessi che il 4 dicembre 2017 firmarono l'assassinio della giunta Brucchi con l'eutanasia". Chiaro il riferimento a Gatti e l'area di Futuro In, che proprio ieri sera tardi ha ufficializzato l'appoggio al candidato sindaco Carlo Antonetti. Dodo aggiunge: "Siamo passati dal fallimento del Centrodestra all'inconsistenza del Centrosinistra, segno evidente che l'unica via d'uscita per risollevare le sorti della nostra comunità è l'alternativa messa in campo dall'unica candidata donna. Teramo ha bisogno di una candidatura di coraggio e di libertà". E giù contro il non-fatto dell'attuale giunta del ricandidato sindaco D'Alberto: "Guardiamoci intorno, neanche un cantiere della ricostruzione pubblica è partito. Ed è indecoroso che, a distanza di 7 anni dal sisma, i teramani non si siano riappropriati ancora del Municipio in piazza Orsini. Siamo ancora qui, nell'ex Banca d'Italia, e se prima qui si stava in comodato d'uso gratuito...ora questa Amministrazione tira fuori 10mila euro al mese per rimanervi". Sui tentativi di corteggiamento finalizzati a farle ritirare la candidatura a sindaco, risponde direttamente Maria Cristina Marroni: "Hanno tentato tutti di farmi ritirare la mia candidatura, e chiaramente se fossi stato un uomo questo non sarebbe sicuramente accaduto...L'ho trovato maleducato, oltremodo becero ed inappropriato. Riappacificarmi con il sindaco attuale? Mai. Come si dice, i vasi rattoppati restano vasi rotti!", chiosa. Apre invece al dialogo con AreaBiancoRossa: "Gli unici con cui si è parlato di temi e programmi, gli unici che ringrazio per l'approccio corretto e rispettoso che mi hanno dimostrato lasciandomi esporre la mia idea per Teramo. E poi è noto che noi abbiamo sposato fin da subito la loro battaglia sull'Ospedale Mazzini, abbiamo molti punti in comune..."conclude la Marroni. E quel "non è escluso che le liste non passino da tre a quattro presto" sembra quasi un certificato d'appoggio ufficiale.