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"Marsilio non faccia campagna elettorale sull'Automotiv". E', come sempre, diretto il segretario provinciale della FIM Cisl Teramo, Marco Boccanera, impegnato da due anni a tenere accesi i riflettori sulle prospettive del settore Automotive che, nella sola provincia di Teramo (leggasi area industriale di Villa Zaccheo, in primis), conta circa 3500 operai il cui lavoro è legato a doppio filo con la realtà del chietino, con l'ex Sevel dove il numero degli occupati, chiaramente, è molto più significativo. Boccanera critica la nota con cui il governatore Marco Marsilio ha manifestato soddisfazione per la decisione di rinviare a data da destinarsi il voto sullo stop all'introduzione del solo motore elettrico nell'UE (fissata, inizialmente, al 2035). Marsilio aveva dichiarato: "Grazie al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stato rinviato a data da destinarsi il voto definitivo sullo stop ai motori termici dal 2035. Una misura sbagliata e pericolosa, che obbligando tutta l’industria automobilistica a passare all’elettrico avrebbe provocato un disastro economico, con conseguenze sociali pesantissime. In Abruzzo, il distretto produttivo della Val di Sangro (e non solo) rischiava di perdere migliaia di posti di lavoro, come anche i sindacati hanno più volte denunciato. Il governo ha ascoltato i nostri allarmi, che io ho portato in Europa nell’ambito dell’Alleanza delle Regioni per l’Automotive. Finalmente si torna a ragionare su uno sviluppo veramente sostenibile, sulla neutralità tecnologica (chi l’ha detto che solo le batterie elettriche abbattono le emissioni?), rimettendo al centro la tutela del lavoro e della competitività delle nostre imprese".

Il segretario della FIM è lapidario nell'invitare i vertici regionali a manifestare meno soddisfazione e ad interrogarsi in maniera pragmatica e puntuale sugli effetti che provocherà il limbo in cui vengono ora fatti lavorare insieme imprese e operai del settore Automotive: "Non c'è nessuno stop, c'è solo un rinvio. Ci fa specie che l'indesicone dell'Europa e il conseguente limbo non vengano compresio e approfonditi: è facile capire che questo limbo non fa bene all'economia industriale italiana e abruzzese. E chi ha votato contro, lo ricordo, sono solo tre stati membri dell'Europa, tra cui l'Italia. All'appello manca il Paese, diciamo così dominante: cosa farà la Germania? Invito il presidente Marsilio a valutare con più puntualità ciò che dichiara e lo invito a non fare campagna elettorale sull'Automotive. Un invito che estendo a tutti i nostri rappresentanti istituzionali e politici sollecitati da anni a fare qualcosa nel merito. Ci sono migliaia di posti di lavoro da salvaguardare e non si possono rimandare prese concrete di posizioni e soluzioni chiare".

Marco Boccanera, Fim Cisl, e Natascia Innamorati, segretaria provinciale della Fiom Cgil, sono stati i primi in Provincia di Teramo a promuovere discussione concrete sulle prospettive del settore nel Teramano, riunendo attorno ad uno stesso tavolo enti regionali, Arap e Confindustria. Il 20 marzo, inoltre, dopo varie sollecitazioni, hanno ottenuto la convocazione del primo tavolo dei sindaci sui cui territori insistono aziende del settore Automotive: incontro organizzato dal presidente dell'Anci, Gianguido D'Alberto, nella sede del comune di Teramo. Ora si attendono altri passi concreti.