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Parte, tra mille dubbi e polemiche, l’alienazione di due importanti terreni da parte del Comune di Pineto. Lo scorso 2 marzo si è infatti dato il via all’alienazioni di due lotti di terreni del nostro territorio: trattasi del lotto prospicente la nuova caserma dei carabinieri in Via Filiani (un ettaro circa) e del più grosso lotto (un ettaro e 300 metri circa), nel comparto 34 di Borgo Santa Maria, situato in Via Scarlatti. Entrambi va detto erano classificati come verde area pubblica e dunque destinata a parchi o strutture aggregative. Quanto guadagnerebbe l’ente da tale alienazione? Gli importi base d’asta sono 153.000 euro per l’area di Via Filiani e 162.500 euro per l’area a Borgo. Sicuramente le cifre di introito sarà maggiore. Il problema, oggetto di forte polemica, è che la giunta ha deciso di alienare per sovvenzionare le opere pubbliche (si procederà alla realizzazione di marciapiedi sia al centro ed in periferica, oltre a altri interventi destinati all’edilizia scolastica), quando Pineto ha forte sete di aree destinate allo sport ed all’aggregazione. “Leggo dai media di questa invenzione geniale dell’attuale amministrazione di vendere lotti per opere di ordinaria manutenzione (marciapiedi e altri interventi per la scuola)” ci scrive un nostro lettore “Ricordo alla giunta ed alla solita minoranza distratta che a breve smembreranno lo storico pattinodromo, con un impegno di spesa di circa un milione di euro, per realizzare due campi di padle ed una tensostruttura. Non si potevano realizzare detti impianti in quest’area pochi metri più a sud del pattinodromo?”. Identicamente per Borgo Santa Maria, dove si progettano più costosi restauri di strutture preesistenti (peraltro siti in aree a rischio idrogeologico) per strutture aggregative si poteva utilizzare detto terreno. “Tutto ciò” rimarca un residente del quartiere Borgo Santa Maria “denota una scarsa programmazione tecnico urbanistica di questa giunta. Basta guardare come tengono da anni l’area cantiere della futura scuola con scavi di terreno pericolosissimi e smottamenti delle vicine strade”.

Mauro Di Concetto