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ArtexFinché saremo memori di noi stessi, per dirla alla Foscolo, si dica da subito che questa città, Teramo – tanto amata eppure ogni giorno più perduta, in frantumi, desolata e deserta –, è stata fortunatissima a figliare questo suo memorabile uomo, perché nella nascita di Sandro Melarangelo (Teramo, 1941) sta la sua salvezza: l'opera d'arte rappresenta l'unica vera memoria storica di un popolo, e non mi stancherò mai di ripeterlo.

Ecco, per sperimentare concretamente questo mio terminale assunto, basta recarsi all'ultima mostra del Maestro Sandro Melarangelo, fermarsi su ogni opera almeno un minuto, portare il nostro corpo lì davanti e starci non meno di un minuto.

MelaxNon solo gli occhi vedono ma anche il corpo, soprattutto il corpo vede e sente, traduce, è capace di traduzione, è capace di tradurre in noi tutto ciò che ci circonda perché è il corpo che si sorprende dell'energia che improvvisamente ci cinge, come la forza che questi ultimi lavori dell’artista teramano trasmettono, così capaci al dire, così presenti al nostro tempo, ognuno specchio del momento umano, ripetuto, testardo, ché non dà mai segni di miglioramento l'uomo, ché è capace sempre di nuove micidiali velocità ma mai di fermarsi un solo momento, come il momento di un minuto speso bene davanti a un'opera di Sandro Melarangelo, che vediamo qui maturata dal 2020 al 2023 in 30 disegni e 10 pastelli su carta povera, ora irrimediabilmente arricchita dal gesto del Maestro, dentro un fare energico che non ci si aspetterebbe così sorprendente ancora oggi da un consumato artista che da sempre rifiuta il decorativismo, perché da sempre insiste sulle potenzialità del dire che deve assolvere ogni forma d'arte, che quando è tale è immancabilmente una amorosa Poesia Civile, e pochi riescono nell'interminabile fare dell'Arte, della Poesia, a coniugare, a unire questi due sostantivi all'aggettivo civile, pur essendo la loro unione naturale perché l'Arte, la Poesia, sono innegabilmente rivolte alla civiltà, ai cittadini che la formano.


Quindi basta un minuto per accorgersi con il corpo che questa mostra ci riguarda tutti molto da vicino, noi specie umana capace solo di evoluzione tecnica ma mai di quella sentimentale: l'uomo ha sempre mancato il proprio sentimento del tempo, capace solo di coniugare il presente, così dimentico del passato e mai con un pensiero che lo conduca al futuro, perché siamoi dannati della terra.

A volte per viaggiare nel tempo basta fare pochi passi.

La pittura di Sandro Melarangelo torna a farsi implacabile specchio civile, che non concede maschere o belletto, dove ogni segno riluce in noi in cerca di vivida coscienza.

Sandro Melarangelo è un Poeta perché sa ridurre il suo dire, il suo segno, all'essenziale, capace di una sua propria, particolare, riconoscibile visione della società umana, svelandone i più atroci e nascosti fallimenti senza sconti.

MASSIMO RIDOLFI

I DANNATI DELLA TERRA
omaggio a FrantzFanon
30 Disegni e 10 Pastelli di
SANDRO MELARANGELO
con la pregiata curatela del Maestro Luciano Paesani
Organizzazione:
Associazione Culturale Teramo Nostra con il patrocinio della Città di Teramo.

Sala Espositiva Comunale di Via Nicola Palma a Teramo.
La mostra sarà visitabile fino al 15 aprile nei seguenti orari:
11.00/13.00 – 16.00/20.00.