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Cinquanta esuberi, un piano industriale fumoso e il 70% in meno dell'integrazione: è quanto troverà la Praesidiad nell'uovo di Pasqua che stamattina lavoratori e rappresentanti sindacali le hanno idealmente consegnato, presidiando l'esterno della Betafence di Tortoreto, l'azienda che produce recinzioni metalliche di proprietà del gruppo britannico appunto. Un uovo di Pasqua che, come sorpresa, porta soltanto delusione e preoccupazione. "La Presidiad può fare una cosa molto semplice: vendere una volta per tutte Betafence visto che, stando ad un piano industriale fittizio e fumoso, non ci sono affatto spiragli di rilancio e riqualificazione", denunciano i segretari provinciali Marco Boccanera per la Fim Cisl e Natascia Innamorati per la Fiom Cgil. La situazione di stallo per il futuro della Betafence di Tortoreto si potrae da mesi e mesi, con un piano industriale che puntualmente viene riproposto anche al tavolo regionale ma che, per i sindacati, non spiega cosa intende fare la Praesidiad e come sopratutto intenda programmare una soluzione di rilancio per il sito teramano. Stamattina sindacati e lavoratori sono tornati davanti allo stabilimento di Tortoreto armati di un uovo di Pasqua. L'uovo è destinato ad una persona ben preciso:l'ad di Preasidiad, messo lì con tanto di foto, nome e cognome Dino Koutrouki (vedi foto sotto). Perchè più che una sorpresa...dentro c'è il sorprendente silenzio di chi dovrebbe dare risposte a tutti coloro che rischiano di perdere il posto di lavoro. E con loro, le rispettive famiglie. 

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