• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

betafence tortoreto 1

Betafence, ennesimo tavolo a vuoto. Stavolta si trattava di un tavolo tecnico in sede sindacale, sempre a distanza, tra i portavoce della Betafence Italia e i rappresentanti sindacali. Da un lato, c'è l'azienda che non chiarisce tuttora in che direzione andrà lo stabilimento di Tortoreto visto che manca l'atteso Piano industriale e sopratutto manca la voce della Preasidiad. Dall'altro, lavoratori e sindacati che insistono per avere una visione concreta e capire quali sono le prospettive. Purtroppo, nulla di buono è saltato fuori dal tavolo tecnico di stamattina. Inaccettabile per i sindacati Fim Cisl e Fiom Cgil la proposta arrivata dall'azienda di riconoscere un 35% di integrazione per i lavoratori. La controproposta formulata dal segretario provinciale della Fim Cisl, Marco Boccanera, è stata di mantenere il 75% fino a quando, ad ottobre, come ci si auspica, sarà partito l'anno di Cassa Integrazione Straordinaria dell'Area di crisi complessa per i lavoratori dello stabilimento teramano. Non cambiare nulla, non toccare al ribasso assolutamente l'integrazione salariale: un conto è scendere dal 75 al 50%, un altro è determinarne una al 35%. Palla al centro, per l'ennesima volta, per Betafence. Tutto rinviato ad un nuovo tavolo, quando l'azienda (dice) farà sapere cosa intende fare. Quel che è certo , come ribadito dalla Fiom Cgil della segretaria provinciae Natascia Innamorati, i lavoratori vogliono lavorare e qualsiasi proposta deve passare per la chiarezza. La Praesidiad deve chiarire, infatti, cosa accadrà al sito di Tortoreto. E proprio l'assessore regionale Pietro Quaresimale attende un segnale anche di rispetto da parte degli inglesi: il Ceo della Praesidiad deve venire in presenza e sedersi al tavolo. Basta incontri a vuoto, basta giri di parole, basta fumosità sul piano industriale. I lavoratori della Betafence non mollano.