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Emozione e grande partecipazione per il disvelamento del busto bronzeo di Giuseppe Verdecchia, promosso in sala consiliare del Palazzo Duchi D'Acquaviva dall'associazione Culturale Giuseppe Verdecchia, con il patrocinio del Consiglio Regionale d’Abruzzo, della Provincia di Teramo, del Comune di Atri e della Fondazione Tercas. Una cerimonia che ha sancito, di fatto, l'omaggio ufficiale di una intera comunità al "suo" concittadino: primo sindaco di Atri, stimatissimo medico veterinario, uomo di cultura, scrittore, poeta, pittore, scultore ed ebanista ma anche filosofo. Non solo. Ieri, nella sala consiliare di Atri, si è svelata per la prima volta la storia che unisce con un filo diretto la città di Atri di Giuseppe Verdecchia con la San Giovanni Rotondo di Padre Pio. Una storia che ha portato alla straordinaria realizzazione dell'Ospedale di Padre Pio, la "Casa sollievo della Sofferenza". Preziosissima la ricostruzione fatta dagli architetti Dario Zingarelli  e Gaetano Lombardi, entrambi membri del Gruppo di studio e ricerche storiche ma anche la testimonianza di Domenico Colletti, figlio dell’avvocato personale di Padre Pio e di Federico D'Alfonso figlio di Pietro D’Alfonso il “chirurgo di Padre Pio”. Ieri pomeriggio, nel convegno promosso dall'associazione culturale Giuseppe Verdecchia, si sono ricostruiti dettagliatamente i passaggi di questa collaborazione che affonda le sue radici in un rapporto di collaborazione e di amicizia, di capacità di visione e progettazione, a servizio della collettività. Preziosa la presenza ieri ad Atri di Padre Guglielmo Alimonti, frate cappuccino discepolo di Padre Pio, che ha ricordato emozionanti annedoti della vita di Padre Pio e del suo profondo affettato per l'Abruzzo e gli abruzzesi. Emozionante la testimonianza di un altro ospite del commendatore Mario Verdecchia cui si deve questo lungo e meritevole percorso di conoscenza della figura straordinario del nonno Giuseppe: parliamo di Mario Trematore, quel vigile del fuoco che la notte tra l'11 e il 12 aprile 1997 salvò dalle fiamme la teca con la Sacra Sindone. Un racconto il suo che ha colpito e commosso tutti i presenti. Ad onorare il disvelamento del busto bronzeo di Giuseppe Verdecchia, l'Amministrazione comuanle col sindaco Piergiorgio Ferretti e l'assessore Centorame. Giuseppe Verdecchia fu una delle più importanti e interessanti figure del ‘900 abruzzese. Da ieri, vero e proprio patrimonio di Atri. Dal commendatore Mario Verdecchia, l'appello alla Politica affinchè supporti concretamente i "figli" illustri di ogni comunità, quei figli che rendono lustro alla stessa con la propria vita professionale e non solo, affinchè si scongiuri di farne scivolare nel dimenticatoio il contributo dato alla crescita della società e si vada ben oltre una gelida e fine a ste stessa intitolazione di una via. Un appello raccolto ed apprezzato calorosamente da tutti i presenti. Anche Poste Italiane ha omaggiato la figura di Giuseppe Verdecchia con un annullo filatelico speciale. 

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