Ieri sera ha chiuso i battenti la "sagra" dell'Agricoltura al Parco Fluviale, lasciato pesantemente "ferito" dalla manifestazione, come accade da quando è stata decisa questa location,a causa del passaggio dei camion che ne hanno deturpato il manto erboso, ma anche invaso dall' immondizia. Non sono mancate anche quest'anno le lamentele dei residenti, infastididti dalla musica troppo alta e assediati dal fumo degli arrosticini, così come non sono mancate le lamentele dei commercianti che lavorano nella zona, come pure del cinema.
Siamo stati questa mattina a fare un giro, e la cosa che ci ha colpito di più sono stati i fusti di birra vuoti, lasciati dietro ad un gazebo oltre alla indifferenziata che i mezzi della Te.Am erano impegnati a rimuovere. Sacchi e sacchi di plastica nera che contenevano di tutto e di più. Alla Sagra dell'Agricolltura gli standisti non fanno la differenziata: come mai? In tutte le sagre del mondo viene fatta e a Teramo no? Finita la raccolta, si passerà al ripristino del manto d'erba semi devastato da camion e pioggia. Infine, non poteva mancare la tradizionale autocelebrazione dell'assessore Filipponi, per il quale anche quest'anno la Fiera avrebbe accolto 80 mila persone. Come le abbiano contate, non si sa, ma se supponiamo che siano venute in auto, in quattro per ogni auto, avremmo avuto 5mila macchine al giorno parcheggiate in città. Con cinquemila auto Teramo si sarebbe bloccata. E non si è bloccata, anzi.
