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"L'assessore Andrea Core non l'ho mai visto a mezza iniziativa promossa dal nostro nido, a differenza di quanto accaduto non solo con Maria Cristina Marroni ma anche con gli assessori che lo hanno preceduto nel gestire la Pubblica Istruzione a Teramo". E ancora: "Dopo i 18 mesi di assessorato di Maria Cristina c'è stato un vero e proprio terremoto, quanto di buono si era portato avanti con competenza e preparazione e la doverosa dose di ascolto e confronto con noi dipendenti, è letteralmente scomparso. Core era ed è impreparato a gestire il settore Scuola di un Comune...e in un settore così delicato che riguarda sì i bambini ma sopratutto le famiglie, non ci si può improvvisare o muovere senza umiltà e capacità di ascolto e dialogo". Lo sostiene convintamente Elisabetta D'Orazio, maestra d'asilo per oltre 20 anni "vice" della compianta Anna Ferrante nel nido Pinocchio "fiore all'occhiello dei servizi educativi cittadini", fino all'anno di "privatizzazione incomprensibile" voluta da questa Amministrazione e conclusasi "con un dietrofront...Forse perchè si tornava a votare?", interroga la D'Orazio. Che non accetta di sentirsi dire dall'assessore Core "che vado in giro a dire sciocchezze, beh, così non è". Lo scontro Core-D'Orazio muove da un ascensore "pagato tramite fondi europei ed installato nel mio nido (il Pinocchio, ndr) tre anni fa e mai messo in funzione. Basta chiederlo alle famiglie che hanno sempre portato i figli al nido, anche più di uno, salendo e scendo le scale proprio perchè quell'ascensore non ha mai funzionato". Ma poi, la D'Orazio ora in aspettativa in quanto dipendente comunale candidata alle elezioni nella lista Azione Politica per Maria Cristina Marroni sindaco, è ripassata al nido qualche giorno dopo quello scontro verbale con Core (in una trasmissione televisiva locale): "Beh, ho trovato un foglio su quell'ascensore". E cosa c'era scritto? "In manutenzione", riferisce la D'Orazio. Che così conclude: "Non facciamoci prendere in giro, le famiglie di quel nido e non solo, sanno la verità..."

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