Era l’ultimo giorno di campagna elettorale, venerdì scorso a Silvi. Il rito laico degli ultimi comizi si stava per celebrare, mentre nella chiesa dell’Assunta si facevano le prove di un altro rito: la prima comunione. Quaranta ragazzini, emozionati, si sono ritrovati con le loro famiglie nella parrocchia di Padre Antonio. Tra loro, c’è anche un bambino autistico, dolcissimo e affettuosissimo. Gli vogliono bene tutti. Le prove iniziano, ma qualcosa non va come il parroco avrebbe voluto: il ragazzino autistico si muove, parla, cadono alcune candele. Padre Antonio, convoca i genitori e spiega loro che c’è il rischio di rovinare la cerimonia agli altri 39 ragazzi, quindi propone una soluzione alternativa: la comunione da solo, in una cappella laterale, o magari in un altro giorno. I genitori non ci stanno, protestano e decidono di cambiare chiesa. Ma come organizzare tutto in una sola giornata? Ci pensa don Gaston Mugnoz Meritello, parroco Italo—argentini del Santissimo Salvatore, che in poche ore organizza cerimonia, corteo in chiesa, addobbi e canti. Ieri, a Silvi, ci sono state due cerimonie: in una c’erano 39 ragazzi, nell’altra un ragazzo solo. Nella prima, non è caduto nessun cero, nella seconda sono cadute le lacrime dell’emozione