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"L'ennesima mortificazione e l'ennesimo declassamento per la Provincia di Teramo in materia sanitaria". Il capogruppo Pd all'Emiciclo, Silvio Paolucci, e il suo vice, Dino Pepe, non usano mezzi termini nel commentare il piano della rete ospedaliera diffuso a mezzo stampa dall'assessore regionale Nicoletta Verì due giorni fa e che dovrà passare al vaglio deliberativo del Consiglio regionale. Nell'attesa, il PD regionale non ammette scuse per il governo Marsilio: "Hanno governato per 4 anni, in una situazione completamente diversa rispetto al 2018 e quindi senza Commissariamento della Sanità e senza i vincoli di bilancio ad esso strettamente correlato. Detto ciò come promessa, il risultato del governo operativo dell'era Marsilio qual è per la provincia di Teramo? Un declassamento dell'Ospedale Mazzini, una propaganda elettorale spinta sul Nuovo Ospedale senza avere programmazione e senza avere i fondi per realizzarlo e una drastica riduzione delle prestazioni sanitarie ospedaliere (-15% Atri, -6,9 Giulianova, -3,3% Sant'Omero e -12% Teramo)", elencano Pepe e Paolucci. "E' un grande imbroglio e ne pagano le conseguenze le migliaia e migliaia di cittadini teramani che non sono stati curati dal sistema sanitario provinciale, come ci dicono i numeri del 2022 raffrontati con quelli del 2018 ultimo anno di governo di Centrosinistra in Regione", incalza Paolucci, ricordando come il Mazzini di Teramo sia rimasto, nel piano regionale, un Dea di 1 livello e gli altri tre Ospedali di base. "Dov'è finito a Giulianova l'Ospedale di 1 livello? Non ci risulta dal piano e invece ci risultano ben altre scelte fatte da Marsilio e dalla Verì in favore di altre province abruzzesi".