Servizio di: Chiara Materazzo
Raccontare vuol dire riferire qualcosa a un interlocutore, entrare in relazione con l’altro, prendere parte a un dialogo che arricchisce e stuzzica la curiosità, significa creare ponti di conoscenze e idee.
E’proprio questo il senso della Manifestazione “Raccontiamo Teramo” che anche quest’anno, nei giorni 23 e 24 Maggio, ha visto protagonisti gli alunni dell’Istituto Comprensivo Savini-San Giuseppe-San Giorgio di Teramo, accompagnati dai docenti e dalla loro Dirigente, Dott.ssa Adriana Sigismondi.
I principali siti culturali del centro storico hanno preso colore, partendo dal Castello Della Monica, attraverso la Pinacoteca Civica e la Villa Comunale, lungo il viale de I Tigli, fino alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, al Largo Sant’Anna, allaChiesa di Sant’Anna e a quella di Sant’Antonio.
Moltissime le presenze, scolaresche, genitori, turisti intenti a prestare orecchio alle spiegazioni dei piccoli Ciceroni muniti di maglietta e cappellino rosso, di timori e incertezze che accompagnano la loro giovane età, di coraggio e audacia nella voce, di preparazione e studio condiviso durante l’anno nelle classi, gli uni con gli altri, e i docenti a un passo da loro, ma sempre al loro fianco.
Oggi si parla tanto di progetti, curriculum verticale, competenze, azioni formative ed educative, obiettivi da raggiungere, traguardi, azioni. La verità è che solo misurandosi con la vita reale e con l’attualità, la scuola può contribuire davvero alla formazione dello studente come individuo, cittadino del proprio territorio e del mondo.
La città di Teramo offre spunti interessanti e ricchi di storia grazie alla propria stratificazione e conservazione e restituisce ai suoi abitanti e ai visitatori un percorso che abbraccia l’antichità, come sito romano, l’età medievale e moderna, apprezzabile nelle numerose chiese e complessi di stile romanico, gotico e rinascimentale, il panorama contemporaneo, in scultori della portata di Crocetti e complessi architettonici come il bellissimo e misterioso Castello Della Monica.
Quello che i ragazzi ogni anno portano a casa di quest’esperienza è un arricchimento bilaterale che offre e riceve sapere; è il contatto con le persone, la relazione che si costruisce in pochi minuti ma che resta a lungo nella memoria; è imparare a collaborare con gli altri, rispettare le diversità e i tempi di ognuno, misurarsi con i propri limiti, le insicurezze, la timidezza perché, parlare di fronte a un pubblico, piccolo o grande che sia, diciamolo, non è cosa scontata.
Lunga vita dunque al progetto “Raccontiamo Teramo” che da decenni valorizza i beni territoriali, ambientali e culturali della nostracittà, svelando un’ampia conoscenza, il racconto di grandi uomini, di opere ambiziose, di episodi ed eventi che hanno fatto la storia locale e nazionale.
