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Rientra in Consiglio comunale per Fratelli d'Italia il coordinatore cittadino Pasquale Tiberii per la terza volta consecutiva. A lasciargli lo scranno in aula, è stato il collega di lista Raimondo Micheli (426 i voti presi nell'ultima tornata. Tiberii surroga Micheli e torna di nuovo in Consiglio comunale con un bagaglio di 363 voti. Siederà al fianco del collega di gruppo, Luca Corona. La comunicazione ufficiale è pervenuta stamane. Ma perchè lascia Micheli? "Credo di aver dato quello che potevo dare per quanto riguarda il Comune, credo di aver meritato un'opportunità per la Regione". Questa in sentisi la motivazione per cui Raimondo Micheli, già assessore al Comune, punta ad una candidatura tra otto mesi alla Regione Abruzzo. Ci punta con convinzione, rammentando l'esito delle ultime regionali "in cui sono risultato il primo degli eletti per Fratelli d'Italia con 1500 voti in provincia di Teramo (gli altri primi degli eletti furono Testa a Pescara, Lirisi a L'Aquila e Prospero a Chieti, ndr). Credo di meritare una opportunità ma, come sempre, resto fedele alla volontà del partito: mi metto, come sempre, a disposizione..." prosegue, rispedendo la palla ai vertici provinciali e regionali del partito della Meloni e di Marsilio. "Mi limito a ricordare a me stesso che presi 1500 voti e risultai primo degli eletti alle regionali del 2019 quando Fratelli d'Italia stava al 2%", aggiunge. Per la serie, occhio alle scelte e alle candidature che si proporranno nel Teramano. Intanto, archivia definitivamente la questione-Comune. Lascia il posto a Tiberii: "Credo sia la terza volta che subentri come surroga (una delle quali per NCD, ndr), io sono stato sempre eletto". E proprio Tiberii, riconosce Micheli, "potrebbe giocarsi bene questi 5 anni, anzi 4 visto che dicono che D'Alberto lascerà per correre al Parlamento, per lavorare ad una candidatura a sindaco per il Centrodestra a Teramo. In fondo lo si dava per uno dei possibili, no?". E chiosa: "Il Centrodestra a Teramo ha bisogno di un rinnovamento, anche generazionale. Se mi guardo attorno, tolti pochi casi, vedo sempre le stesse persone. Il Centrodestra deve lavorare da subito per un'alternativa, altrimenti..."