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Ci eravamo lasciati l'estate scorsa con le lamentele delle famiglie teramane rimaste senza alcun contributo retroattivo per i Centri estivi svolti a giugno, nonostante le reiterate richieste protocollate al Comune di Teramo dalle associazioni accreditate per i Centri Estivi. Lamentele anche da parte delle associazioni, visto che il contributo è sprecipitato da 55 a 25 euro e pur di andare incontro alle famiglie le singole associazioni avevano anticipato delle somme, scontando direttamente la tariffa settimanale. Un'anticipazione...mai completamente rimborsata, però, in quanto risultata sovrastimata rispetto a quanto messo a bando dal Comune in un avviso più volte contestato sia per i criteri penalizzanti sia per le modalità operative inadeguate previste. Sono state vane le segnalazioni, le indicazioni, i suggerimenti messi anche nero su bianco dai referenti delle associazioni accreditate e indirizzati a sindaco D'Alberto, uffici ed assessori al Sociale e allo Sport.

Ci eravamo lasciati con due numeri: 53mila euro del Comune e 48mila euro finanziati dallo Stato. Totale, 101mila euro in tutto a disposizione dei Centri Estivi.

Sapete come è andata a finire?

Che il Comune di Teramo ora deve restituire allo Stato quasi 33mila euro di quei 48mila assegnatogli dal Dipartimento per le politiche della Famiglia. Il motivo è chiaro: ha erogato meno di quanto avrebbe potuto anzi dovuto fare...vista la “liquidità” a disposizione e la platea di famiglie interessate dai Centri estivi.

Niente da fare, su 48mila euro...oltre 32mila il Comune non li ha di fatto spesi e ora li deve restituire

Oltre al danno...la beffa.

Una beffa per le associazioni (che hanno anticipato più del rimborso avuto dal Comune).

Una beffa per le famiglie (che hanno beneficiato di agevolazioni inadeguate e zero contributo retroattivo per le settimane di giugno a differenza di quanto accaduto in altri Comuni teramani).

Una beffa per le famiglie dei bambini disabili iscritti ai Centri e “valutati” dal Comune con 5 euro/giorno...quando la loro assistenza costa all'associazione 15 euro all'ora.

“Più volte abbiamo chiesto, purtroppo invano, una rimodulazione degli interventi previsti dal Comune a favore degli utenti dei Centri estivi”, conferma il presidente del CSI Teramo, Angelo De Marcellis, dettosi anche disponibile insieme ad altri colleghi di associazioni sportive a dialogare con uffici e parte politica comunale per predisporre uno schema generale idoneo e che non penalizzi nessuno, in primis le famiglie che non iscrivono i figli ai Centri Estivi per un vezzo ma per un'esigenza reale.

Adesso tutti tremano, nell'attesa di conoscere i criteri del nuovo avviso del Comune di Teramo. La richiesta delle associazioni è di ripristinare...il vecchio avviso. Semplice no?

Finora sappiamo che lo Stato gli darà più di 49mila euro. Cui si sommeranno, si spera, risorse proprie dell'ente.

Bene...Sarebbe cosa buona e giusta non restituire, stavolta, neanche 1 euro. 

PP