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"Se quei volumi sono ancora lì è colpa dei Comuni che, per la maggior parte, non sono venuti a ritirarli". Replica così al nostro servizio in esclusiva sui volumi "Europa Vicina" ritrovati abbandonati, da oltre tre anni, nel garage della Provincia di Teramo, l'assessore alle Politiche Comunitarie, Davide Calcedonio Di Giacinto. La Provincia ha speso circa 5mila euro per stampare 3mila volumi-vademecum della programmazione finanziaria della Comunità Europea per il periodo 2007-2013. Di questi 3mila volumi, oltre la metà giace tuttora nel sottoscala della sede centrale di via Milli, a Teramo, nei locali adibiti a garage per le auto dell'ente. In esclusiva, vi abbiamo fatto vedere dove si trovano centinaia e centinaia di volumi. Ma l'assessore Di Giacinto precisa che i soldi utilizzati per stamparli non sono stati fondi propri della Provincia bensì risorse affidate dall'Unione Europea agli uffici delle Politiche Comunitarie per tutte le attività di promozione della programmazione finanziaria. Promozione che, oltre che con la stampa di 3mila volumi per metà rimasti in un garage, si sarebbe svolta tramite l'organizzazione di convegni, eventi, incontri pubblici. In più, poi, la stampa dei 3mila volumi: l'assessore di Di Giacinto ha presupposto che ai 47 Comuni teramani sarebbero interessati non meno di 100 copie del volume "Europa Vicina". Ma così non è stato, evidentemente: solo pochi Comuni e associazioni di categoria, infatti, si sono recati in provincia a ritirare le copie del volume e così, da oltre tre anni, la situazione è così: almeno 1500 volumi, tutti ben incellophanati, sono parcheggiati nel garage della Provincia. In attesa che, i Comuni, decidano di venirli a prendere...L'assessore dal canto suo lancia un appello ai sindaci: "Veniteveli a prendere..." E a chi obietta che ormai quella programmazione finanziaria 2007-2013 sia più che superata e renda il volume "Europa Vicina" più che inutile, l'assessore replica: "Assolutamente no, a cavallo tra quella programmazione e la successiva, per il periodo 2013-2020, continuano ad uscire bandi valevoli su quei fondi e dunque...anche i volumi stampati all'epoca si possono considerare più che utili". Tutta colpa dei Comuni, insomma. Rei di interessarsi dell'Europa come avrebbero dovuto e come dovrebbero. "Più che telefonare, sollecitare, mandare mail su mail e ricordarlo personalmente a sindaci ed amministratori teramani che possiamo fare?", insiste l'assessore. Che è di Atri, proprio come la tipografia che ha stampato i 3000 volumi al costo di 5mila euro. Poco importa, direte voi. Noi vi abbiamo fatto vedere dove si trovano quei volumi pagati con soldi nostri, stampati e in attesa di essere ritirati. Se trovate chiusa la sede di via Milli, non temete. Per ritirarne una copia, dovete passare dal garage. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) davide