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Sfuggito all'arresto ad aprile scorso all'operazione "Casa Transilvania" e aveva scelto Martinsicuro per nascondersi ma i carabinieri della stazione truentina lo hanno rintracciato ed arrestato, ieri sera intorno alle 21. Si tratta di Cristian Bulgaru, 31 anni, destinatario dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso e molto altro. Bulgaru era tra i 4 sfuggiti alle manette in primavera ma da ieri sera, dopo l'arresto a Martinsicuro, si è andato ad aggiungere alle 22 persone sinora arrestate in Italia, Belgio e Romania nell'ambito dell'operazione eseguita la notte del 7 aprile scorso dai carabinieri del Ros. A coordinare la maxi operazione, la Distrettuale Antimafia di Ancona: 140 le persone, tutte di nazionalità romena, finite sott'inchiesta ed appartenenti ad un'organizzazione criminale che agiva con modalità mafiose per gestire il mercato della prostituzione su strada. Pesantissime le accuse: associazione di stampo mafioso per lo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione ma anche estorsione, lesioni personali, minacce, danneggiamento mediante incendio, falsificazione di documenti, furto e ricettazione. I reati finiti nel mirino delle indagini della DDA anconetana sono stati commessi tra il 2012 e l'estate del 2013 da un gruppo di cittadini dell'est Europa, che nell'autunno 2012 si è scisso in due bande contrapposte, provenienti da regioni diverse della Romania. In carcere, nel blitz di aprile, i vertici delle due organizzazioni: Paul Hosu, per altro già arrestato due giorni fa per estorsione ai danni di una prostituta, e Vasile Bratu, che è stato invece intercettato in Piemonte. Il nome dell'operazione "Casa Transilvania" prende spunto dalla base logistica che il gruppo aveva, secondo gli inquirenti, nel ristorante etnico 'Casa Transilvania' a Porto Sant'Elpidio (Fermo), proprio di proprietà di Hosu, chiuso da tempo.