«Io credo che si debba dare la possibilità agli attuali gestori di dimostrare la validità del loro progetto…».
Ad entrare nella querelle del Gattopardo, con i modi eleganti di chi conosce i fatti, è Marcus Chiarugi (foto sotto) il proprietario dell’antica villa di Alba Adriatica che, da anni, è al centro delle attenzioni pubbliche, sia in positivo per le serate organizzate, sia in negativo per le polemiche scatenate dai comitati cittadini.
Polemiche che, inevitabilmente, sono diventate oggetto di confronto (e scontro) politico, ritagliandosi un loro spazio anche in campagna elettorale. Così, adesso, non è mancato chi, nei ritardi di una firma, perché di quello si tratta: una sola firma che chiude l’iter autorizzativo, ha voluto leggere una precisa volontà politica.
Di tutto questo, però, Chiarugi non vuole parlare, perché si dice certo che quella firma arriverà nelle prossime ore e, magari già sabato prossimo, il Gattopardo potrà riaprire. Vuole, invece, sottolineare l’impegno profuso dall’attuale gestore, Polisini, nell’investire su tutta una serie di migliorie: «Ho avuto modo di verificare di persona quanto si sia fatto in termini di riduzione e contenimento del “rumore”, ovvero della musica percepita all’esterno della Villa - spiega il proprietario - e lo dico anche da “confinante”, visto che risiedo vicinissimo al Gattopardo, so che si stanno anche sistemando le emissioni dei subwoofer, perché nulla sia lasciato al caso».
Una particolare attenzione, poi, sarà dedicata alla sicurezza: «I gestori mi hanno fatto partecipe della loro decisione di potenziare il servizio di sicurezza, sia all’interno sia all’esterno - continua Chiarugi - prevedendo una sorta di “accompagnamento” dei clienti oltre l’uscita, per evitare quelle situazioni di “raduno” rumoroso che, in passato, hanno creato problemi e scatenato le giuste reazioni dei residenti».
Quella che si aprirà, dunque, dopo la fatidica firma, è più di una nuova gestione, è un nuovo corso del Gattopardo: «Io credo di sì, per quello che ho visto in termini di impegno e investimento - conclude Marcus Chiarugi - per questo dico che si dovrebbe adesso dare con fiducia la possibilità di dimostrare il valore di questa iniziativa».