Quella che vedete in questa foto, è la "platea" del pubblico al momento dell'inizio del concerto di Ron ai Prati di Tivo. Sono le 18... ed è un pubblico di pochi intimi. Forse un paio di centinaia di persone. Scarse. Il suono che si è sentito più forte, oggi pomeriggio ai Prati di Tivo, non è stato quello della musica di Ron, nel concerto della Riccitelli, ma quello del “tonfo” organizzativo. Un “tonfo” addebitabile in gran parte all’amministrazione comunale del Sindaco Antonio Villani, sulla quale in queste pagine ci siamo già espressi, giudicandola come la peggiore della storia pretarola. Il Comune, infatti, forse immaginando una folla di migliaia di persone ha chiuso tutto il piazzale, di fatto condannando all’inattività tutti i locali, che invece contavano sul richiamo dell’evento. Questi sono stati i Prati per tutta la mattinata e fino alle 17. Chiuso l’unico parcheggio, con la navetta che partiva solo dalle 17, per un concerto che inizia alle 18, in molti si sono scoraggiati, anche perché le indicazioni del Comune erano chiarissime e memorabili… eccole Per non dire dei bagni chimici, sistemati non vicinissimi, e della “visibilissima” indicazione dell’uscita di sicurezza.
A parte queste evidenti manifestazioni di grande organizzazione, ci si chiede perché fare il concerto nel piazzale e non - ad esempio - nella spianata del Miramonti, lasciando il piazzale alla sua funzione di parcheggio? E non solo: perché farlo di domenica pomeriggio, e non di venerdì sera o sabato sera, magari favorendo il pernottamento? E ancora: perché farlo il 2 di luglio, cioè nel giorno di una delle feste più sentite dai teramani, ovvero dai più numerosi potenziali spettatori dell’evento? Era infatti improbabile che dall’Aquila venissero a vedere il concerto, visto che domani sera Ron canterà proprio all’Aquila, ai Cantieri dell’immaginario. E allora perché non fare come in occasione, ad esempio, del concerto delle Vibrazioni, anni fa, con il piazzale parzialmente accessibile?
E il Sindaco, davanti alla minuscola folla, parla di RIUSCITA dell'evento
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Dispiace per Ron, che è artista di livello e che offre uno spettacolo di assoluta qualità.
Insomma, un “concerto” di concause negative, a cominciare dalla scelta sbagliata di riportare un evento ai Prati (visto il caso Vecchioni), spendendo più o meno 30mila euro, aggravata dalle scelte logistiche del Comune, che di fatto hanno condannato il concerto all’insuccesso, mortificando una possibile occasione di visibilità.