Del progetto rewilding-apennines la comunità abruzzese e gli attori principali ricadenti nelle aree parco non sanno, eppure è un mega progetto di oltre 5 milioni di euro, per creare corridoi faunistici che addirittura partono dalla Grecia… però è visibile sui siti dei parchi nel seguente link: https://rewilding-apennines.com/it/appennino-centrale/. In pratica secondo questi cervellotici santoni dell’ambiente, gli agricoltori, allevatori, proprietari terrieri, invece di lavorare dovrebbero stare incollati al computer per seguire tutte le idee pubblicate, anche se non pubblicano le voci contrarie o qualsiasi osservazione venga fatta negli incontri, come quello di qualche giorno fa nella riserva di Pettorano sul Gizio, denominata Monte Genzana. Infatti, nell’incontro sono state fatte delle riprese riguardanti le osservazioni fatte al direttore Antonio Di Croce e dallo scrivente, di cui non si hanno tracce, ma vediamo pubblicato l’evento dove vengono riportate solo la parti a loro favore. Un incontro, quello di Pettorano, con persone che non risiedono nel luogo, che non svolgono nessun tipo di attività sul territorio, ma sono dei semplici studenti provenienti da varie zone dell’Italia e dei paesi europei confinanti. Torniamo al progetto che inizia dalla Grecia: come faranno gli orsi ad attraversare l’Adriatico, non lo sappiamo, come non ci è dato sapere come faranno questi corridoi faunistici e quali altri vincoli scenderanno sui terreni di nostra proprietà. Intanto si legge nel progetto che tutti sono d’accordo dalle comunità finanche ai tanto attaccati cacciatori, però nessuno è a conoscenza di questo progetto, che è quello di fare delle nostre montagne una replica dello Yellowstone in miniatura. Bene, anzi male, malissimo come diceva un caro amico giornalista, perché questo progetto sembra sia stato finanziato dagli stessi fondi della PAC. Insomma, se prima c’erano gli allevatori fantasma a reperire i fondi PAC destinati agli agricoltori abruzzesi, adesso sono pronti a scendere in campo i nostri amati parchi che insieme a tutti gli altri in Italia hanno creato “il mostro verde”, che fa da asso pigliatutto. Comunque, investigando tra i meandri della politica spicciola abruzzese, si è scoperto che i sindaci ricadenti nelle aree protette hanno dato il consento al posto dei cittadini, addirittura qualcuno avrebbe trovato posto ne consiglio di amministrazione di qualche parco A questo punto, i sindaci che hanno partecipato pure alla visita del parco dello Yellowstone, a spese della comunità, dovranno dare spiegazioni ai cittadini da loro rappresentati.
Il coordinatore regionale per la cultura rurale
Dino Rossi