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Se sia stato doloso lo diranno le verifiche e gli accertamenti a cura del vigile ecologico Vincenzo Calvarese. Quel che è certo è che l'incendio divampato su un'area di circa 60 metri quadrati del parco fluviale, sotto via Nicola Dati direzione "terra calata" a Teramo ha fatto tremare i polsi vista il caldo torrido di queste ore ed è subito montata la preoccupazione che potesse degenerare. Per fortuna, il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha scongiurato il peggio. Sono in corso le verifiche. L'area interessata dalle fiamme era verde e non secca e questo potrebbe far propendere per l'ipotesi del dolo, sempre che emergano elementi concreti per sostenerlo. Appena pochi minuti prima che si diffondesse la notizia dell'incendio al parco fluviale proprio l'assessore all'ambiente Valdo Di Bonaventura aveva rilevato, con un posto su Facebook, la necessità di collaborare tutti contro il rischio-incendi, alla luce del gran caldo "che inevitabilmente porta con sè qualche preoccupazione. Tutti dobbiamo fare la nostra parte in termini di prevenzione soprattutto quando gestiamo spazi vicino a centri abitati. Se le istituzioni incontrano la partecipazione dei cittadini tutto si sistema nel migliore dei modi". Prosegue l'assessore: "Devo dire che questo, in tante situazioni si sta verificando grazie alla sinergia del vigile ecologico e del nostro ufficio ambiente comunale. Stiamo ottenendo valide risposte da coloro che devono manutenere le aree verdi private anche in rispetto dell'ordinanza sindacale he impone ai privati di tenere ordinate le aree verdi".Chiosa Di Bonaventura: "İl Comune deve fare la propria parte così come i proprietari, andiamo incontro a giornate “bollenti” e l’obiettivo è quello di evitare che si sviluppino incendİ". Di seguito alcune foto di appezzamenti di terreno oggetto di pulizia da parte dei cittadini teramanİ e della TeAm.

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