È una storia che sa di antico e di nuovo. Di un’Italia passata e di un’Italia attuale. Di quando i conti non erano più importanti di un reparto, e i bambini nascevano in casa. È appunto questo, quello che è successo oggi, a Casoli di Atri, dove una splendida bambina ha deciso di nascere in casa, perché ad Atri non c’è più il punto nascita e Teramo era troppo lontana per l’impazienza della piccola. Così, a risolvere tutto ci ha pensato il 118 di Teramo, con un’operazione sinergica: da Roseto sono partiti due infermieri, da Teramo un medico, tutti diretti a casa della partoriente, per assisterla nel momento meraviglioso di una vita che comincia. È andato tutto benissimo, mamma e bimba stanno bene, la macchina sanitaria ha funzionato alla perfezione e la piccola, a modo suo, segna una sorta di piccola rivoluzione, perché le scelte sanitarie della Regione hanno chiuso il punto nascita, ma lei …è nata ad Atri.