Continua “l'operazione-verità” promossa dall'ex sindaco di Giulianova, l'avvocato Francesco Mastromauro, ed oggi interamente dedicata al bando da oltre 25 milioni di euro aggiudicato dal Comune di Giulianova alla Rti capitanata dalla Diodoro Ecologia. La gara è stata aggiudicata il 13 dicembre 2022, appena una settimana dopo l'ordinanza con cui il Tar aveva disposto l'obbligo, per l'ente, di autorizzare l'accesso agli atti alla Rieco, arrivata seconda nel bando. Ed è qui che si concentra l'attenzione, delibere ed atti alla mano, dell'ex sindaco. In particolare la diffida dello scorso 7 luglio con cui la Rieco intima al Comune di annullare, in autotutela, l'aggiudicazione della maxi gara (oltre 5milioni di euro all'anno per cinque anni) alla Diodoro. Motivo? “La Diodoro ha dichiarato al Comune, in sede di gara, di avere la disponibilità esclusiva di un sistema (VMS, ndr) per la tracciabilità dei rifiuti e del conferimento da parte delle utenze. Sistema che, al contrario, era di esclusiva proprietà della Rieco. Non solo lo sostiene la stessa Rieco nella sua diffida – spiega Mastromauro – ma lo ribadisce la stessa società titolare del brevetto di quel sistema quando, replicando alla diffida della seconda aggiudicataria, conferma che l'esclusiva operatività di quel sistema è proprio della Rieco così come da accordo datato luglio 2021”. Ben prima della gara per i rifiuti a Giulianova. La sintesi fatta da Mastromauro e di cui chiete conto all'Amministrazione giuliese è la seguente: la Rti Diodoro avrebbe formulato l'offerta tecnica attestando al Comune di Giulianova di avere la disponibilità esclusiva di un sistema fondamentale nella gestione dei rifiuti tanto da averle fatto guadagnare, in sede di valutazione finale di gara, ben 1.6 punti “riuscendo a superare così la Rieco nel punteggio finale”. Mastromauro punta il dito però direttamente anche contro il Comune che, nella delibera di aggiudicazione della gara per i rifiuti alla Diodoro (il 13 dicembre 2022) scrive di “aver verificato con esito positivo la sussistenza dei requisiti richiesti dalla gara in capo all'aggiudicataria”. Chiede l'ex sindaco all'attuale: “Chi ha verificato? Come ha verificato visto che la società titolare di quel sistema di tracciabilità dei rifiuti ha messo nero su bianco, rispondendo alla diffida fatta dalla Rieco, che la Diodoro non ne disponeva alcuna esclusiva. Avrebbe così dovuto vincere la Rieco?”, prosegue l'ex primo cittadino. E chiosa: “C'è qualcosa che non va in questa città...Se chi ci governa non è in grado di farlo, rimetta il suo mandato nelle mani dei cittadini. La diffida della Rieco risale a venti giorni fa, la risposta della società risale a quindici giorni fa. E il Comune, in tutto ciò che fa? Tace. E il suo è un silenzio assordante di cui dovrà dare conto ai cittadini giuliesi che pagano profumatamente proprio il servizio rifiuti. Hanno, abbiamo, il diritto di sapere come stanno le cose e cosa accadrà”, conclude Mastromauro.