"Quanto dichiarato dal segretario provinciale del sindacato Fesica - Consal di Teramo
- L'aquila, Marcello Vivarelli, nell'articolo "Casa di riposo-adesso i sindacalisti litigano tra di loro ... e si denunciano" non risponde assolutamente a verità ed è frutto solo di mere illazioni prive di qualsivoglia riscontro fattuale."
Questo è quanto segnalato dal sindacalista locale Leopoldo Figliola, a replica delle dichiarazioni di Vivarelli.
"Vivarelli" continua Figliola "da per assodati fatti che sono ancora in divenire e che sarebbero dovuti rimanere secretati proprio in virtù della natura giuridica che li contraddistingue, i quali ad oggi sono ancora oggetto di confronto con il legale di controparte".
Figliola dichiara in una nota stampa che, più specificatamente, le lavoratrici a cui fa riferimento il Vivarelli non si troverebbero affatto in uno stato di precarietà avendo tutte un contratto a tempo indeterminato con la Cooperativa Polis e nessuno né tanto meno il Figliola stesso le avrebbe manipolate al fine di orientarle ad una decisione piuttosto che a un'altra, per di più per proprio tornaconto.
"Ogni decisione relativamente a questioni di natura privata, come è l'azione promossa dalle stesse nei confronti della Cooperativa Polis sarà assolutamente presa dalle lavoratrici coinvolte valutando opportunamente, con l'ausilio del legale di cui si avvalgono, la convenienza di qualsivoglia soluzione. Nel detto articolo anche le lavoratrici sono descritte come persone in balia dell'altrui volontà, Elle sono invece capaci di scientemente valutare i propri vantaggi e scegliere secondo convenienza.".
Figliola, a tutela della propria dignità personale, ha dato mandato ai propri legali di querelare il Vivarelli per diffamazione a mezzo stampa.
"L'unico obiettivo di Vivarelli è quella di screditare la mia persona anche a rischio di ledere le posizioni giuridiche delle lavoratrici" conclude Figliola.
Figliola ha incassato, nella giornata di ieri e con riguardo alla querelle, la solidarietà del segretario regionale della Fesica Confisal Alessandro Azzola, il quale si dissocia apertamente dalle dichiarazioni di Vivarelli.