Sono “Consorzio Stabile Rennova” e “Cingoli Nicola e Figlio”, le due imprese ammesse alla partecipazione alla gara per la riqualificazione del Teatro Comunale di Teramo, un progetto da 10,7 milioni di euro, che in tre anni restituirà alla città un teatro vero. La gara per la presentazione delle offerte è scaduta a fine luglio e, anche se c’è ancora riserbo sui dettagli delle due proposte, certastampa ha potuto appurare i nomi delle due imprese. Si tratta di due imprese locali di sicuro valore e dal ricco curriculum. Il "Consorzio Stabile Rennova" riunisce una serie di importanti imprese (Edilizia Polisini, Fracassa, Gavioli, Marcozzi costruzioni, M2, Savini Appalti, Fimav, Clima impianti, Elettroidraulica Silvi e Tekno elettronica), mentre la “Cingoli Nicola e figlio” ha effettuato centinaia di importanti lavori in tutto il Mondo. Il progetto base, finanziato dai fondi del Pnrr, è in realtà uno studio di fattibilità elaborato dalla “Quattroassociati” di Michele Reginaldi, che ha tracciato un’idea guida, sulla quale adesso le due imprese ammesse dovranno presentare le loro proposte migliorative, tecniche ed economiche, sulle quali poi si dovrà esprimere la commissione. Lo studio, presentato in piena campagna elettorale (e secondo noi ampiamente migliorabile) non prevede l’abbattimento della struttura esterna, cioè dell’orrendo scatolone, ma un suo svuotamento parziale con ricostruzione di un Teatro principale e di un “ridotto”, con ingresso su Corso San Giorgio. La nostra speranza è che entrambi i progetti abbiano deciso di ripensare l’ipotizzata facciata “rialzata” su Corso San Giorgio, perché quella dei rendering presentati a pochi giorni dalle elezioni è davvero - a nostro parere - esteticamente preoccupante (vedi foto sotto)