Torna domani nella sua 26esima edizione, la Fiaccolata Mariana al santuario della Madonna della Tibia a Crognaleto.
Un suggestivo pellegrinaggio che accende la fede dei credenti e la notte sui Monti della Laga.
Passando per le vie del centro del paese con le fiaccole infuocate si ascende, per un agile sentiero, allo sperone di roccia su cui la piccola chiesa domina la valle del Vomano, in devota adorazione di una delle sette statue sorelle della Vergine.
La storia della Madonna della Tibia comincia nel 1617 quando, secondo l'iscrizione in latino sull'architrave d'ingresso e la leggenda popolare che alberga sulle sue origini, il commerciante Berardino Paolini da Amatrice, in nome della grazia ricevuta per essere sopravvissuto all'incidente di cui era caduto vittima, rovesciandosi dall'alto burrone e rialzandosi solo con una tibia rotta, eresse dapprima l'immagine di Maria e poi edificó la chiesetta che oggi, sotto la sovrintendenza del Vaticano, è diventata un santuario.
"Quest'anno" dichiara il Vescovo della Diocesi Teramo-Atri, Mons. Lorenzo Leuzzi, che per la prima volta onorerà con la sua presenza la celebrazione, "è un anno importante perchè è un anno berardiano, tanto che domani arriveranno le reliquie del Santo. Desidero dal profondo del cuore che quello di domani sera possa essere un sincero momento di preghiera e raccoglimento per tutti e che il nostro Gran Sasso possa continuare a crescere come la montagna dei giovani, della pace e della scienza". Partecipare alla fiaccolata è il primo passo del percorso che ogni anno si conclude con la celebrazione dell'8 settembre, grazie al quale è permesso ai pellegrini ottenere l'indulgenza plenaria dei peccati.