Da oggi inzia il fermo pesca che si estende al tratto di costa compreso tra San Benedetto evTermoli, dopo che la flotta aveva già interrotto le sue attività
da Trieste ad Ancona e da Manfredonia a Bari. A darne notizia è Coldiretti Impresapesca, sottolineando che il blocco delle attività, nel tratto tra il sud delle Marche, l'Abruzzo e il Molise, durerà dal 19 agosto fino al 24 settembre. Come lo scorso anno, spiega Coldiretti Impresapesca, in aggiunta ai periodi di
fermo fissati i pescherecci dovranno effettuare ulteriori giorni di fermo a seconda della zona di pesca e del tipo di risorsa
pescata. Nonostante l'interruzione dell'attività sulle tavole delle regioni interessate, sarà possibile trovare prodotto italiano, dal pesce azzurro come le alici e le sarde, al pesce spada, a spigole, orate, sogliole, cannocchie, vongole e cozze provenienti dalle barche della piccola pesca, dalle draghe e
dall'acquacoltura.
Il fermo cade quest'anno in un momento difficile, denuncia Coldiretti Impresapesca, con la spada di Damocle delle nuove linee di indirizzo del Commissario alla Pesca, Virginijus Sinkevicius, che pende sulla flotta Italia. La misura più dirompente è il divieto del sistema di pesca a strascico. Ma le
nuove linee prevedono anche la restrizione delle aree di pesca con tagli fino al 30% di quelle attuali, denuncia Coldiretti Impresapesca, con scadenze ravvicinate nel 2024, 2027 per concludersi nel 2030.
Questi i prezzi finali fissati all'asta che si è svolta nella notte tra giovedì e venerdì e alla quale hanno partecipato 25 acquirenti provenienti da Giulianova e altre cittadine della provincia: scampi 78 euro al chilo, astici 60 euro, mazzancolla 44 euro, gallinelle 38 euro, Sanpietro 34 euro, sogliole 31 euro, seppie 22 euro, rane pescatrici 20 euro, panocchie 19 euro, zanchette 17 euro, calamari 16 euro, totani 10 euro, razze 7 euro e triglie a 3 euro.